La combustione di rifiuti adesso è reato

Un fenomeno troppo spesso presente anche a Monreale

MONREALE, 4 dicembre - Da ieri nell'ordinamento italiano c'è anche il reato di "combustione dei rifiuti". E' questo il risultato dell'approvazione del decreto "Terra dei Fuochi", discusso ieri mattina dal governo.

Un fenomeno, quello della combustione dei rifiuti, purtroppo frequentemente presente nel nostro territorio, complice, spesso la cattiva gestione del servizio di smaltimento, che ha visto in molte, troppe circostanze, la cataste di spazzatura "marcire" per diversi giorni nei pressi dei punti di raccolta, fino a quando i cittadini, esasperati dalle esalazioni e dalle pessime condizioni igieniche, non decidono di dire basta, trovando una cura certamente peggiore della malattia.

"La norma - si legge - ha l'obiettivo di introdurre sanzioni penali per contrastare chi appicca i roghi tossici, oggi sanzionabili solo con contravvenzioni. Salvo che il fatto costituisca più grave reato, chiunque appicca il fuoco a rifiuti abbandonati ovvero depositati in maniera incontrollata in aree non autorizzate è punito con la reclusione da due a cinque anni. Nel caso in cui sia appiccato il fuoco a rifiuti pericolosi, si applica la pena della reclusione da tre a sei anni".

Fondamentale è anche il raccordo informativo che sarà creato tra l'autorità giudiziaria e i sindaci al fine di intervenire con le bonifiche sui terreni colpiti da sversamenti illegali e per creare quella rete di prevenzione, repressione e intervento indispensabile per affrontare la problematica dei rifiuti che investe la vita dei cittadini di tante provincie italiane.

E', infatti, inoltre stabilita la perimetrazione d aree e terreni ed entro 150 giorni le zone interessate, potranno essere sottoposte a controllo da parte delle autorità giudiziarie che lavoreranno di concerto con le amministrazioni locali.

La notizia è stata subito diffusa anche dal ministro dell'Agricoltura, Nunzia De Girolamo, che su Twitter ha scritto: "Ok al decreto terra dei Fuochi in Consiglio dei ministri". "Coloro che non faranno entrare le autorità sui propri terreni – incalza il ministro dell'Agricoltura, Nunzia De Girolamo - saranno etichettati come proprietari di terreni No-food".

"Questo decreto - commenta il ministro dell'Ambiente, Andrea Orlando - afferma un principio fondamentale: la tutela dell'ambiente è tutt'uno con la lotta alla criminalità organizzata".

"Una risposta senza precedenti – sono le prime parole del Presidente del Consiglio Letta dettate nel corso della conferenza stampa al termine del Consiglio dei Ministri a Palazzo Chigi - oggi per la prima volta le istituzioni nazionali affrontano e contrastano vigorosamente il fenomeno della combustione dei rifiuti. Il provvedimento va in Parlamento ma è già norma da oggi. Si tratta di una risposta forte e netta per recuperare il tempo perduto" .

Il decreto affronta in modo organico il fenomeno e arriva a valle di altri provvedimenti: il finanziamento della differenziata ed il protocollo sugli pneumatici, affrontando il problema anche dal punto di vista repressivo, con una serie di norme che inseriscono un aggravante per ogni forma di sversamento e abbandono di ingombranti e incendi.

Bruciare la monnezza è quindi finalmente un reato a tutti gli effetti ed in tutta Italia. Alla luce di tali disposizioni ordinamentali, ci auguriamo che anche Monreale possa tirare un sospiro di sollievo. Spessissimo, infatti, siamo stati costretti a riempire pagine di cronaca sulla combustione illecita dei rifiuti tanto quanto sul fenomeno di sversamento illegale degli stessi.

"Aiutati che il Ciel ti aiuta", recita una massima ed è chiaro che decreto attuato, ci auguriamo tutti che anche l'ente preposto alla raccolta, assolva al suo compito con solerzia e puntualità scongiurando in tal modo eventi delittuosi a garanzia dell'incolumità di tutti i cittadini monrealesi ma anche, perchè no, del mantenimento di valori atmosferici respirabili.