Buche stradali, raccolta a singhiozzo e poca illuminazione: l'inferno di via Adragna

Si lamentano i residenti: "Ci sentiamo abbandonati dal Comune". LE FOTO

MONREALE, 20 novembre – Strade come crateri, manutenzione assente, raccolta rifiuti a singhiozzo e illuminazione pubblica scarsa. E' il quadro, per nulla allegro, che racconta le condizioni in cui sono costretti a vivere gli abitanti di via Adragna, ad Aquino.

Una strada che arriva alla ribalta dell'attenzione pubblica, quando, soprattutto d'estate, si verifica qualche incendio, ma poi, per tutto il reso dei giorni dell'anno, dimenticata da tutti.

I cittadini sono stanchi e dicono basta. Basta ad una situazione di degrado che li obbliga a disagi enormi e che mette a dura prova pure la resistenza delle loro auto, quotidianamente costrette a fare i conti con le buche che sorgono lungo la strada. Una situazione di grande difficoltà che cresce a dismisura quando piove, perchè l'acqua rende la via come un tracciato da rally.

"E' una strada dimenticata da tutti - scrive Francesca Marchese, che si è rivolta a Monreale News a nome anche di tanti altri residenti - per quanto riguarda l'illuminazione, la manutenzione stradale, la raccolta rifiuti (a singhiozzo e a tratti). Molti di noi sono costretti quotidianamente a caricare la spazzatura in auto per gettarla nei contenitori che si trovano a un chilometro di distanza con la beffa di pagare la raccolta porta a porta. E' diventato impossibile percorrere questa strada, piena di buche insidiose dall'inizio alla fine. Non parliamo di quando piove, dove il tutto diventa fangoso, scivoloso e nel nostro caso, dal civico 39 in poi - dove manca l'illuminazione – con una situazione nella quale spesso ci ritroviamo dentro le buche con le macchine distrutte".

I residenti chiedono di intervenire al più presto "considerato che le esose tasse imposte dal comune le paghiamo anche noi di via Adragna, non usufruendo però dei servizi". Chiedono pure che il Comune possa fare la sua parte sfruttando gli imminenti cantieri di servizi. "Dovrebbero occuparsi - aggiunge la signora Marchese - proprio del ripristino delle strade:speriamo non delle solite, oppure come si suole dire nel nostro bel dialetto: "unni viri a suoggira". Quale migliore occasione per accogliere la nostra richiesta?".

 

 

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