Cinque le vittime, tra cui un bambino di due anni. LE FOTO
MONREALE, 13 novembre - La colpa probabilmente è stata della pioggia, o di una strada infame sempre più infame. Certamente di una distrazione fatale, per colpa della quale due auto si sono scontrate frontalmente in un impatto terrificante che ha decretato la morte di cinque persone.
Poco dopo le 13, lungo la strada statale 624, la Palermo Sciacca, all'altezza del ponte Real Celsi, è avvenuto lo scontro tra una Ford Focus ed una Fiat Punto .La prima procedeva in discesa, in direzione Palermo, l'altra camminava in direzione opposta. A perdere la vita sono stati Alberto Titone, un bambino di 2 anni di Castelvetrano, la mamma Maria Mergola 25 anni, Rosa Pilo 51 anni, anche lei di Castelvetrano, nonna del bambino. viaggiavano assieme a due persone nella Focus. La Punto era occupata, invece, da Maria Ciaccio di 71 anni e il marito Rosario Lo Re, 73.
Nell'impatto sono rimaste ferite altre due persone che sono state trasportate d'urgenza in ospedale.Sono un uomo ed un bambino. Il primo, il papà del bambino, Giovanni Titone di 39 anni, si trova in gravissime condizioni a Villa Sofia, il piccolo, di quattro anni, al Di Cristina: anche lui, il primo figlio di Maria Luisa Mergola e Giovanni Titone, ha riportato diverse fratture, i medici stanno effettuando la tac
Sul posto immediatamente si sono portati gli uomini del 118, che hanno trasportato in ospedale gli altri due occupanti della Focus, i carabinieri di Monreale, la Polizia municipale, gli uomini dell'Anas, i Vigili del Fuoco, il cui intervento è stato necessario per estrarre i corpi dalle lamiere.
Secondo una prima ricostruzione la Focus, che procedeva in discesa, avrebbe invaso la carreggiata opposta, probabilmente a causa di uno sbandamento. difficile dire se questo è avvenuto a causa dell'asfalto bagnato o dell'eccessiva velocità. Fatto sta che l'impatto con la Punto è stato violentissimo e per i due anziani di Roccamena non c'è stato nulla da fare. Le due vetture sono state poste sotto sequestro, per resituire il corpo ai familiari, invece, è stato necessario attendere l'arrivo del magistrato e del medico legale per la rituale ispezione cadaverica. Disperazione fra i parenti, cui non è stato consentito avvicinare il luogo dell'impatto, in attesa delle necessarie verifiche.
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