Il piccolo Andrea è stato toccato dal cotone che era stato passato sul Crocifisso
MONREALE, 12 novembre - Se si tratti di un "miracolo" è difficile da stabilire e certamente sull'argomento va usata la massima cautela. Però se un bambino di 3 anni e 7 mesi, gravemente malato, riesce a camminare, soltanto dopo che la mamma si rivolge al SS.Crocifisso il dubbio viene.
E' una storia fatta di fede, ma che merita di essere ascoltata anche da chi si professa agnostico. Noi non abbiamo la pretesa di avventurarci in valutazioni di merito, ci mancherebbe. Ci limitiamo soltanto a riportare i fatti, così come li abbiamo appresi. Ognuno poi si farà l'idea che vuole.
E' la storia di Andrea, un bambino che per delle complicanze verificatesi al momento della nascita, subisce un'importante sofferenza respiratoria, che lo costringe ad un ricovero in terapia intensiva neonatale per 20 giorni, dal quale viene dimesso con la diagnosi di "grave asfissia con conseguente paralisi cerebrale".
Sembra un bambino segnato. Dall'età di nove mesi inizia a frequentare delle sedute di terapia psicomotoria. Il primo problema evidenziato è una diplegia al braccio e alla gamba destra. In sostanza, le tappe motorie che ogni bimbo acquisisce da solo, nel primo anno di età, come lo stare seduto, la posizione eretta del capo e del tronco Andrea le acquisisce con l'aiuto dei fisioterapisti con più di un anno di ritardo. Soltanto con l'ausilio di tutori in entrambe le gambe inizia a muovere i primi passi. Ancora adesso, fino a pochissimo tempo fa, non camminava da solo: riusciva a fare solo un paio di metri e poi si inarcava in avanti e cadeva, perchè non riusciva ad appoggiare il piede a terra. Per la sua situazione, praticamente, l'unica soluzione sembra essere quella di un intervento chirurgico. Papà e mamma sono disperati. Poi avviene quello che non ti aspetti:
"Il 25 agosto scorso - spiega M.F., la mamma di Andrea, terzo di tre figli, nonostante la giovane età della coppia - mi reco a Messa come ogni domenica. Alla fine della funzione mi fermo a parlare con una mia amica, che mi vede preoccupata e mi chiede il perchè. Io lei rispondo che la mia preoccupazione è dovuta alla salute di mio figlio Andrea. La sera ci siamo riviste per recitare il Rosario e lei mi regala un pezzo di cotone che era stato passato sulle gambe del SS. Crocifisso di Monreale. Dopo qualche settimana, mentre Andrea dormiva - racconta ancora la mamma - ho preso il cotone e l'ho passato sulle sue gambe. Dopo due giorni il bimbo camminava tenendosi da un mobile all'altro, poi si è lasciato andare e ha girato tutta la casa da solo. Riguardando il piedino io e mio marito abbiamo notato che lo appoggiava con la pianta del piede quasi totalmente diritta. Questo miglioramento improvviso ha stupito anche i terapisti che lo seguono da più di due anni e si sono meravigliati nel vedere Andrea camminare, abbassarsi e rialzarsi per raccogliere gli oggetti".
La famiglia si è recata in Collegiata per ringraziare il Crocifisso, raccontando la storia del proprio piccolo al rettore del Santuario, don Giuseppe Salamone, che lo ha comunicato ai fedeli durante una funzione. "Questa mia testimonianza - conclude commossa la donna - serva a credere nell'amore infinito di Dio Padre, che ascolta sempre le preghiere dei suoi figli e che non bisogna mai perdere la speranza ma continuare a pregare e invocare la sua grande Misericordia affinché possa crescere in noi la fede secondo la sua santa volontà".