Stamattina incontro in aula consiliare tra la Giunta e i contrattisti
MONREALE, 6 novembre – Si sono dati 48 ore di tempo durante le quali l'amministrazione valuterà la possibilità di rimodulare o integrare la delibera 253 del 31 ottobre scorso con la quale individua nel 31 dicembre prossimo l'ultimo giorno di lavoro dei precari comunali, se non interverrà la Regione.
Entro 48 ore, quindi, potrebbe aprirsi qualche spiraglio in più per i 94 lavoratori a tempo determinato in forza al Comune, il cui destino, assieme a quello dei circa ventimila precari siciliani è oggetto di una lunga e faticosa trattativa tra il governo regionale e quello nazionale. L'intendimento di prendersi due giorni di riflessione è uscito fuori al termine di una riunione che si è tenuta stamattina in aula consiliare. Un incontro convocato dal sindaco Filippo Di Matteo, per spiegare la situazione, nel quale non è mancato qualche momento di tensione. Alla riunione l'amministrazione comunale era presente, oltre che con il primo cittadino, con gli assessori Giovanni Cardullo, Lia Giangreco, Giuseppe La Fiora, nonché con il segretario generale Ettore Sunseri e il dirigente dell'area gestione risorse Maria Rita Curcio.
"Volevo chiarire alcuni punti della delibera – ha detto Di Matteo nel corso del suo intervento - Un dato di fatto e' certo: questa amministrazione si trovava di fronte al grande bivio di approvare il fabbisogno del personale, cosa che non dovevano fare gli altri comuni che lo avevano già fatto nei mesi scorsi. La formula può essere diversa, ma abbiamo applicato le leggi dello Stato, lasciando le porte aperte. Io sono disponibile ad ascoltarvi all'infinito, ma questa delibera è conseguenza del bilancio. Se la proroga arriva noi siamo pronti a riaprire tutto. Oggi prendiamo atto di quello che è stato detto dai rappresentanti sindacali e nel giro di 48 ore vi daremo una risposta".
"Il collegio dei revisori – ha aggiunto il segretario generale Ettore Sunseri - ha sottolineato l'esigenza di avere il programma del fabbisogno del personale, lo dice la legge. Detto questo, siamo nelle condizioni di potere modificare, revocare la delibera in qualsiasi momento". "Mi sembra una proposta ragionevole è il parere di Nicola Giacopelli, segretario aziendale della Cisl FP – Chiediamo che vengano rispettare norme ben precise che sono quelle che dicono ai dirigenti di individuare il fabbisogno di personale nelle attività di loro competenza. E tutto ciò a tutela della giunta e degli atti adottati da questa".
"Il sindaco non sia soltanto un burocrate – gli fa eco Silvio Russo della Cgil – Ribadiamo la necessità di ritirare la delibera, che getta nella disperazione decine di famiglie".