Si è spento il cavaliere Angelo Scalici, politico "illuminato" del dopoguerra

Fu assessore ai Lavori Pubblici e presidente dei "Combattenti"

MONREALE, 4 novembre - Il 31 ottobre scorso è scomparso il commendatore cavaliere Angelo Scalici, aveva 92 anni. Il rito delle esequie è stato celebrato l'indomani nella chiesa di Santa Teresa dal parroco don Ferdinando Toia, con don Alfonso Cannella e don Fabrizio Messina Cicchetti.
Angelo Scalici ha vissuto in prima persona la drammaticità della guerra, partecipando al secondo conflitto mondiale, portando sempre con sè il senso del servizio allo Stato; e da presidente dell'associazione "Combattenti e Reduci di guerra" ha proposto ed alimentato negli altri il rispetto ed il servizio delle istituzioni e nelle istituzioni. Servizio che ha espresso nella lunga attività politico - amministrativa nel ruolo di assessore ai Lavori Pubblici nel delicato momento della ricostruzione della città di Monreale dopo la guerra: rifacimento delle strade, della rete fognaria, sviluppo della città nel territorio.

Ha militato nella Democrazia Cristiana accanto al sindaco Pietro La Commare e da cattolico fervente, nella parrocchia di San Castrense, è stato per tanti anni presidente dell'Azione Cattolica. Presidente, inoltre, dell'Associazione Coltivatori Diretti, dove esprimeva il suo grande amore per la campagna e la natura. Ogni anno indimenticabile era il momento della Festa del Ringraziamento, ove i contadini tutti presentavano ed offrivano all'altare i migliori frutti del loro raccolto. La sua presenza nell'amministrazione comunale arriva fino alla fine degli anni settanta: da allora si è dedicato interamente alla sua famiglia ed ai suoi cari, che hanno beneficiato della sua continua ed inesauribile saggezza, generosità e cordialità.

Don Ferdinando Toia, nel corso dell'omelia tenuto nel corso del funerale, ha evidenziato la semplicità e l'umiltà della vita di Angelo Scalici nella più alta accezione dei termini; quella semplicità che vede nella valorizzazione delle azioni quotidiane il suo punto di forza e quell'umiltà che vede l'uomo ancorato saldamente ai veri valori, ai suoi cari, al proprio territorio.

Al termine del rito delle esequie don Alfonso Cannella ha ricordato Angelo Scalici come suo amico personale e collaboratore instancabile nella parrocchia di San Castrense, facendo emergere la personalità dell'uomo, del padre, dell'amministratore, del credente. "Esempio di uomo retto e corretto - sono state le sue parole - esempio del quale oggi più che mai, il mondo sociale e politico ha bisogno".

Anche Filippo Di Fazio, attuale presidente dell'associazione Combattenti, ha voluto ricordare il cavaliere Scalici come irreprensibile suo predecessore, sottolineando la correttezza e la trasparenza amministrativa e la discrezione nel passaggio delle consegne. Alla fine la nipote Stefania Scalici ha letto una poesia a lui dedicata dal padre Pino, in occasione del suo 80° compleanno.

 Alla famiglia Scalici le più sentite condoglianze da parte di tutto lo staff di Monreale News.