Il regolamento Tares verso il Consiglio comunale: ecco tariffe ed agevolazioni

La Fiora: "Un tributo più accettabile per i cittadini"

MONREALE, 29 ottobre - Nei prossimi giorni il Consiglio comunale sarà chiamato ad approvare il regolamento Tares che istituisce e disciplina il nuovo tributo che manda in soffitta la TARSU, nonché ad approvare le relative tariffe per l'anno 2013.
Diverse le novità in arrivo. Innanzitutto il nuovo tributo dovrà garantire la copertura integrale del costo complessivo del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti. Inoltre il principio che è alla base della nuova tassa è " chi inquina paga", per cui si pagherà in funzione della quantità di rifiuti prodotti e non più soltanto dei metri quadrati degli immobili. Alla luce di ciò, pertanto, circa l'11% del costo del servizio sarà coperto dalle utenze non domestiche (utenze commerciali, studi professionali, attività produttive, ecc.), mentre il restante 89% sarà coperto dalle utenze domestiche (famiglie). Per quasi tutte le utenze commerciali, quindi, si avrà una generalizzata diminuzione della tassa rispetto a quanto si pagava in regime di TARSU, in quanto ciascuna attività pagherà in relazione alla quantità di rifiuti prodotti, misurata da appositi coefficienti ministeriali. A tal fine tutte le attività commerciali sono state suddivise in 30 categorie ciascuna con un coefficiente diverso che esprime l'attitudine a produrre rifiuti.

Così, per fare qualche esempio, il nuovo tributo oscillerà da 2,05 euro a metro quadro per le "Autorimesse e magazzini senza vendita diretta", a 20,49 euro a metro quadro. per i "negozi di ortofrutta, pescherie e fiori",passando da 5,42 per gli "uffici e studi professionali", 5,22 per i "negozi di abbigliamento, cartoleria, mobili, ferramenta e altri beni durevoli", 11,85 per "bar e pubblici esercizi", 5,01 euro per "alberghi senza cucina", e così via. Per quanto riguarda invece le utenze domestiche, si pagherà in relazione al numero dei componenti del nucleo familiare e dei metri quadrati, questi ultimi ponderati in relazione alla numerosità del nucleo familiare. Così pagheranno di meno le famiglie con un minore numero di componenti, pagheranno di più le famiglie più numerose. Con riferimento alle utenze domestiche, quindi, non si può parlare di tariffa a metro quadro come avveniva per la Tarsu, ma si pagherà in relazione al numero dei componenti.

Così per fare qualche esempio, per un appartamento di 100 metri quadri un nucleo familiare formato da un componente pagherà 282,10 euro, ma avrà diritto anche ad un ulteriore abbattimento del 30% in quanto unico componente, per cui pagherà poco più di 200 euro. Una famiglia con due componenti, sempre per 100 metri quadri, pagherà 392,30 euro, una di tre 452,80, una di quattro 515,89 euro, una di cinque 578,29 euro, con sei e più componenti pagherà 619,99 euro. Ma se consideriamo una superficie di 200 metri quadri (cui si può pervenire sommando ad esempio la casa e la cantina, o la casa di residenza e la casa di villeggiatura) allora gli importi da pagare passano rispettivamente a 315 euro circa per 1 componente, 585,01 per 2, 661,91 euro per 3, 739,35 per 4, 803,79 euro per 5, 837,29 euro per 6 e oltre. A tutti gli importi sopra indicati va poi sommata l'addizionale del 5% che va alla provincia e l'addizionale di 30 centesimi a mq che va allo Stato.

Sono previste pure riduzioni e agevolazioni dal regolamento in corso di approvazione, in particolare per incentivare comportamenti virtuosi che favoriscano la raccolta differenziata. Infatti l'unico modo per pagare meno Tares è quello di ridurre il costo del servizio, per cui con il regolamento si cerca di incentivare le famiglie a differenziare, unico modo per ridurre il costo del servizio. Così è prevista una riduzione generalizzata a favore delle utenze domestiche di una percentuale pari al livello di raccolta

differenziata raggiunto dal Comune (per il 2013 si parte dal 3%);inoltre viene riconosciuta una riduzione individuale alle famiglie che conferiscono presso le isole ecologiche/ecocentri proporzionale alla quantità di rifiuti conferiti con un tetto massimo del 10%; inoltre viene riconosciuto un abbattimento del 20% alle famiglie che adottano il compostaggio domestico.

Riduzioni del 30% sono previste per le abitazioni con unico occupante e per quelle tenute a disposizione per uso stagionale e non continuativo da parte di non residenti, mentre i residenti pagheranno solo la parte fissa della tariffa sulle abitazioni di villeggiatura. Riduzione del 30% anche per chi vive per più di 183 giorni all'anno fuori dal territorio nazionale. Riduzioni anche per le zone non servite dal servizio parametrate alla distanza tra l'abitazione e il più vicino punto di raccolta: così si pagherà il 20% in meno se il cassonetto più vicino dista più di 1 chilometro. e meno di 2 chilometri. , il 30% in meno se la distanza supera i 2 chilometri. ma è meno di 3, il 40% in meno se la distanza supera i 3 chilometri. Inoltre, al fine di coniugare il principio del "chi inquina paga" con una maggiore equità sociale, soprattutto in un territorio come il nostro in cui i nuclei familiari più numerosi sono spesso anche quelli economicamente più disagiati, è stata prevista l'esenzione per i locali condotti in locazione da nuclei nullatenenti o che vivono di sola pensione sociale o se assistiti in modo permanente dal Comune, e la riduzione del 50% della parte variabile della tariffa per i nuclei composti da soggetti nullatenenti titolari di sola pensione minima erogata dall'INPS. "Abbiamo cercato di articolare la struttura del nuovo tributo - ha dichiarato l'assessore ai tributi Giuseppe la Fiora-in modo da renderlo più accettabile e sopportabile da cittadini e commercianti.

Il principio secondo cui chi produce più rifiuti paga di più consente di superare le iniquità della vecchia Tarsu legata solo al metro quadrato e creare una maggiore equità tra i contribuenti. Tutte le agevolazioni previste vanno verso questa direzione, ma non abbiamo esitato a correggere alcuni aspetti distorsivi del nuovo tributo, che grava soprattutto sulle famiglie più numerose, intervenendo con agevolazioni mirate a favore delle famiglie più disagiate". "Il regolamento Tares - ha aggiunto il sindaco Filippo Di Matteo-così come è stato predisposto, rappresenta un'occasione importantissima per fare finalmente partire la raccolta differenziata, in quanto per la prima volta vengono concretamente incentivati comportamenti virtuosi con un effettivo ritorno a favore dei cittadini in termini di minore onere del tributo. Inoltre la riduzione e più equa rimodulazione delle tariffe per le attività commerciali costituisce per queste ultime una boccata di ossigeno in un momento tristemente negativo per l'economia del paese".