Un vertice mercoledì per protestare contro lo spostamento
PALERMO, 28 settembre - E' tutt'altro che chiusa la protesta di utenti e sindacati per il prossimo trasferimento degli uffici di "Palermo Sud" dell'Inps, che a breve lasceranno l'immobile di via Titina De Filippo, per trasferirsi in quelli di viale Campania (angolo via Puglia) e di via Laurana.
Una decisione giustificata dall'azienda con la razionalizzazione delle risorse e dei costi, ma non digerita da utenti, amministratori e sindacati. Proprio in questa direzione andrà l'incontro che si terrà mercoledì prossimo a Monreale che vedrà la partecipazione di molto sindaci dei comuni del comprensorio, interessati da questo trasferimento che - è opinione dei primi cittadini, creerà notevoli disagi a tutta l'utenza. Va ricordato,infatti, che sotto la "giurisdizione" di "Palermo Sud" rientrano molti comuni dell'entroterra, , da Monreale, ad Altofonte a San Giuseppe Jato, a San Cipirello a Camporeale, addirittura a Corleone e Lercara Friddi. Il trasferimento, che comincerà a breve, sarà completato entro l'anno in corso.
"Il provvedimento – spiega Domenico Busciglio, direttore Provinciale dell'Inps (nella foto) – si inquadra in un piano di razionalizzazione delle risorse disponibili che sfrutta la sinergia con l'Inpdap. Disagi per l'utenza? Non credo, perché ormai l'accesso ai servizi è prevalentemente telematico. Sarà possibile fruire dei servizi in maniera diversa, nel quale l'accesso fisico sarà marginale, poichè il cambiamento della cultura ci consente di lavorare con i consulenti ed i patronati anche senza la necessità di recarsi presso lo sportello. Non sono d'accordo i sindacati: "Sul piano teorico è così – spiegano– ma, malgrado ciò, ogni giorno allo sportello per cinque ore al giorno ci sono centinaia di utenti". I sindacati, inoltre, non ritengono idonea la soluzione proposta dall'azienda a causa dei locali stretti di viale Campania. "Ci sono solo due bagni - aggiungono - una situazione non accettabile per il personale". Le organizzazioni sindacali, infine, sottolineano il fatto che l'immobile di via Titina De Filippo fa pare del patrimonio sequestrato alla mafia e quindi potrebbe essere fruito senza aggravio di spese.