Il Comune: "Un sistema più equo e chi più consuma più paga"
MONREALE, 25 settembre – Sgravi consistenti per gli esercizi commerciali, sgravi annunciati, ma ancora da mettere nero su bianco, per chi differenzia i rifiuti e soprattutto l'applicazione di un principio che dice: "chi più consuma, più paga".
Con queste linee guida è stata presentata stamattina dall'amministrazione comunale la Tares, il tributo che sostituirà, in pratica, quello della Tarsu. A tracciarne il profilo è stato il sindaco Filippo Di Matteo, che ha lasciato la parte tecnica all'assessore al Bilancio, Giuseppe La Fiora, ringraziandolo per avere svolto in questo ultimo periodo anche il ruolo di dirigente, dopo le dimissioni di Alessandro Polizzotto. La Tares, perchè cominci a camminare con le proprie gambe, però, deve essere prima approvata dal Consiglio comunale, al cui vaglio sarò sottoposta la settimana prossima.
Quel che salta subito agli occhi è che gli esercizi commerciali verranno notevolmente sgravati. La trenta tipologie di commercianti, individuate dal Ministero, chi più chi meno,dovranno coprire solo il 3% del servizio (prima erano gravate del 20%). Il restante 97% toccherà alle famiglie. Queste, inoltre, dovranno pagare in base a due criteri, quello dei metri quadri (parte fissa) e quello del nucleo familiare (parte variabile). Un criterio che l'amministrazione reputa più equo, perché si avvicina alla reale capacità contributiva ed alla quantità di consumi effettuati. Facendo una breve excursus sul tributo che toccherà agli esercizi commerciali, va detto che, ad esempio, un albergo-ristorante che prima pagava 14 euro a metro quadro, adesso ne pagherà soltanto 1,38, più 30 centesimi a metro quadro come quota spettante allo Stato ed un 5% da destinare ala Provincia (quasi due euro). Per i commercianti le rate saranno due (con scadenza 16 dicembre e 30 aprile).
Sostanzialmente invariato l'ammontare del tributo per le famiglie rispetto alla vecchia Tarsu. Le quattro scadenze, come abbiamo pubblicato ieri, saranno: 31 ottobre, 16 dicembre, 28 febbraio e 30 aprile. Anche le famiglie pagheranno i 30 centesimi a metro quadro da destinare allo Stato, somme che andranno ad formare il "Fondo di solidarietà" per i Comuni. Piccoli esempi (su base di una casa da cento metri quadri): una famiglia composta da una persona pagherà 295 euro, una famiglia di tre pagherà 480 euro, una di cinque verserà 616 euro.
Previsti abbattimenti anche del 50% per le famiglie numerose, con un reddito basso (a patto che vivano in casa d'affitto), addirittura un'esenzione per chi vive con una pensione sociale. Con questa nuova imposta l'amministrazione conta di poter coprire i 5,8 milioni di euro (più Iva) che corrisponde all'intero costo del servizio. 2,8 arriveranno dalla parte fissa e copriranno: il servizio di raccolta, il 50% delle spese per il personale, gli investimenti, gli ammortamenti e il servizio di riscossione. Con altri 3 milioni (derivanti dalla parte variabile) si potranno coprire: i costi di conferimento in discarica, il trattamento dei rifiuti e l'altro 50% di spese del personale.
E se, come appare normale, non si riuscisse ad esigere il 100% della Tares? A Monreale l'evasione si aggira sul 30%, un risultato considerato positivo dall'assessore La Fiora, considerato il 50% di media dei Comuni della provincia di Palermo. Tecnicamente avverrà che le "sofferenze" verranno spostate all'esercizio finanziario successivo.
Ultima questione: l'amministrazione parla di sgravi per chi differenzia i rifiuti, ricordando che i costi necessari a dare questo "premio" agli utenti virtuosi verranno sostenuti da quelli negligenti che preferiscono conferire in maniera indiscriminata. Un modo, speriamo efficace, per innalzare la mortificante percentuale del 3% di raccolta differenziata del nostro Comune, nonostante la presenza degli Ecocentri.