Procedono i lavori di Palazzo Torres, tra un anno la conclusione

giuseppe caruso

L'intervento lo esegue la ditta Cofidel di Giardinello

MONREALE, 18 luglio - Procedono in modo spedito i lavori di Palazzo Torres, iniziati qualche settimane fa. Le maestranze hanno già allestito i ponteggi sui due prospetti delle vie D'Acquisto e Arcivescovado. L'intervento, nell'arco di circa un anno, dovrà mettere in sicurezza l'edificio, di proprietà del seminario arcivescovile, e ripristinarne i tetti.
Ad eseguire i lavori è la ditta Cofidel di Giardinello. Dopo oltre trent'anni, si è concluso il travagliato iter per il ripristino dell'antico seminario arcivescovile che è anche l'edificio più antico di Monreale, poiché fu costuito da Ruggero II un cinquantennio prima che il nipote Guglielmo II edificasse il duomo. Al suo interno si conservano i preziosi volumi della bibblioteca Torres, la cui integrità è stata minacciata dalle infiltrazioni di umidità. La collezione conserva una trentina di incunaboli e altri testi di pregevole manifattura, anche un piccolissimo libro, di nove centimetri per quattro, sugli angeli.

Negli anni '80, l'assessorato regionale ai Beni Culturali concesse quattro miliardi di lire, per eseguire un intervento di consolidamento. Una deleteria contesa fra la ditta appaltatrice e una in subappalto ha fermato i lavori per un trentennio, riuscendo a compromettere un palazzo che aveva superato indenne quasi un millennio. Le numerose lacerazioni sul tetto, infatti, hanno causato continui allagamenti nel piano superiore che filtrando verso il livello inferiore mettono a rischio la bibblioteca Torres. Il contenzioso legale si è risolto da poco tempo e la diocesi è riuscita ad ottenere l'assegnazione della somma residua, pari quasi ad un milione e 200 mila euro.

"Auspichiamo – è l'appello di monsignor Antonino Dolce, vicario generale della diocesi – che l'intervento di recupero sia effettuato a regola d'arte e nel più breve tempo possibile. Il palazzo ha già subito troppe compromissioni che speriamo di fermare con l'intervento in corso. Sono contento poichè dopo una lunga serie di vicissitudini si sta portando a compimento un progetto che è finalizzato a mettere in sicurezza, un bene culturale di non poco valore quale il Palazzo Reale, diventato seminario, dove si sono formate diverse generazioni di sacerdoti. Auspico che con ulteriori finanziamenti si possa realizzare un secondo progetto, per dare alla città di Monreale ed all'intera Arcidiocesi un Palazzo delle opere cattoliche multifunzionale".

La storia ci racconta che dopo la morte di Guglielmo II il palazzo cadde in disgrazia e fu utilizzato come magazzino. Nel XVI secolo, l'arcivescovo Ludovico Torres realizzò il seminario arcivescovile, sopraelevandovi un edificio che servì come scuola di formazione per i giovani sacerdoti, fino al 1980.

Negli anni '20, in seguito ad alcuni lavori commissionati dall'arcivescovo Intreccialagli, furono riportati alla luce i quattro archi ogivali di chiara matrice normanna, la porta e due grandi finestre bifore con archi e colonnine di marmo bianco al centro. Elementi di età "ruggeriana" ben conservati che si possono ancora ammirare al piano terreno del palazzo.