Rifiuti, ancora critica la situazione nel comprensorio pioppese

Continua il monitoraggio del Comitato Pioppo Comune. LE FOTO

MONREALE, 27 giugno - Continua ad essere critica, nonostante il servizio sia ripreso, la situazione della raccolta rifiuti nei dintorni del centro abitato di Monreale. A rimarcalo è il Comitato Pioppo Comune, impegnato, ormai da diverso tempo in un lavoro di perlustrazione del territorio. "Questa mattina nei dintorni di Pioppo - scrivono in un comunicato stampa - la situazione è veramente disarmante. Infatti, nonostante i mezzi fossero in giro dalle prime ore del mattino e alle ore 9, 30 il centro abitato di Pioppo fosse ripulito dei sacchetti (escluso servizio di spazzamento), fuori dal centro abitato solo i punti di raccolta di Poggio San Francesco, Bivio Fiore e Case Pupella sono stati attenzionati ed in ogni caso non completamente e assai male.

In estrema sintesi - dicono ancora - possiamo affermare con certezza che non sono bastati pochi giorni e certamente non basterà nemmeno tutta questa settimana per riportare la situazione alla normalità. Inoltre oggi fino a mezzogiorno, oltre al discutibile risultato dell' ATO, abbiamo notato l'assenza di un servizio di controllo da parte dell' amministrazione che nelle scorse settimane aveva promesso massima attenzione e severe sanzioni per chiunque avesse violato gli orari di conferimento.

Come non aggiungere, a queste criticità istituzionali, l'inciviltà e l'ignoranza di quei cittadini incuranti delle regole e privi anche del minimo rispetto che si deve all'ambiente?. Sono diversi infatti i cittadini che oltre a gettare i rifiuti fuori dagli orari consentiti si risolvono a conferire rifiuti pericolosi oppure destinati a filiere diverse da quella dei rifiuti solidi urbani senza crearsi nessun problema.

Infine c'è anche chi, non si sa bene per quale motivo, si convince che i rifiuti bisogna bruciarli quando i centri di raccolta diventano saturi. Quante volte infatti abbiamo documentato i roghi dei centri di raccolta (fino a ieri) e nonostante questo mai nessun provvedimento, mai nessuna iniziativa, mai nessuno che a livello istituzionale si è preso la responsabilità di informare i cittadini dei danni che questo genere di azioni può comportare per la salute".

Dopo le constatazioni, il Comitato passa pure alla parte relativa alle proposte: "Spesso veniamo accusati di fare soltanto chiacchiere, - dicono nel'ultima parte del loro comunicato - di non essere collaborativi e propositivi e di accusare senza capire le condizioni in cui versa il nostro comune, ma non è assolutamente così. L'ultima proposta l'abbiamo avanzata in via ufficiale proprio lo scorso 14 giugno al sindaco e all'ATO. L'obiettivo che ci siamo impegnati di realizzare è quello del raggiungimento di un'alta percentuale di raccolta differenziata attraverso la gestione della comunicazione ed in particolare attraverso la diffusione delle regole per l'avvio della raccolta differenziata. Inoltre ci siamo resi disponibili gratuitamente anche ad essere formati per essere d'aiuto ai cittadini e agli operatori dell' ATO nella prima settimana di raccolta differenziata, eppure ad oggi, dopo due settimane siamo ancora qui ad aspettare una risposta da ATO e Comune. Forse che la nostra classe dirigente preferirebbe da parte nostra un altro modo di collaborazione? ad esempio restare zitti a guardare?".

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