L'incidente di Andrea Miceli sulla "strada della morte". I familiari già all'obitorio di San Severo
Più di 20 incidenti in due anni in quel tratto maledetto. LE FOTO
SAN SEVERO, 26 giugno – Sono arrivati all'obitorio del cimitero di San Severo, in provincia di Foggia, i familiari di Andrea Miceli, il monrealese, morto ieri a seguito di un incidente stradale sulla strada statale, 16 "Adriatica". Già nel pomeriggio di ieri, non appena ricevuta la tremenda notizia, i parenti si sono messi in macchina alla volta della cittadina pugliese, per andare a compiere il triste rito del riconoscimento del cadavere. Miceli, che viaggiava a bordo di una Toyota Yaris si è scontrato con un furgone ed è morto sul colpo.
Sulla vicenda indaga adesso la Polizia Stradale, che ieri, assieme ai tecnici dell'Anas, ai Vigili del Fuoco ha lavorato non poco per riportare il tutto alla normalità, dal momento che, dopo l'incidente il tratto è stato chiuso al traffico con le conseguenti ripercussioni sul traffico.
E proprio sul tratto in questione, arrivano la principali recriminazioni. Quel pezzo di strada, nei pressi dell'Hotel Florio, in territorio di San Severo, lungo la SS 16 Adriatica, non a caso viene chiamato quello della "strada della morte". Si tratta di un'arteria molto trafficata e soprattutto molto pericolosa. Sono già più di venti gli episodi di incidenti mortali verificatisi negli ultimi due anni. Un numero raccapricciante, che, però non è bastato a indurre le autorità locali a prendere dei provvedimenti efficaci contro questa scia di sangue che sembra davvero inarrestabile e che ieri ha coinvolto pure il monrealese Miceli. Numerose le proteste da parte di cittadini e soprattutto di tante associazioni, che però, finora, non hanno avuto seguito.
Le foto che pubblichiamo a corredo di questo articolo sono di Enzo Maizzi, che ringraziamo per la gentile collaborazione.
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