Appalti: grandi eventi e formazione, 17 arresti alla Regione, coinvolti pure diversi politici

Tra gli indagati pure l'ex deputato, Salvino Caputo

PALERMO, 19 giugno - Diversi esponenti politici di vari partiti, dal Pdl al Pd, sono indagati nell'inchiesta della Procura di Palermo sugli appalti per i grandi eventi e i bandi della formazione professionale, che ha portato all'arresto di 17 persone la scorsa notte.
Il sistema ruotava, secondo gli inquirenti, attorno a un pubblicitario, Faustino Giacchetto, arrestato assieme alla moglie Concetta Argento e alla segretaria Stefania Scaduto. Giacchetto avrebbe oliato i politici e i burocrati della Regione con viaggi e biglietti gratis, e in cambio avrebbe ottenuto grosse somme per l'ente formativo Ciapi, uno dei colossi del settore in Sicilia, e appalti per la comunicazione istituzionale della Regione.

Questo l'elenco degli arrestati nell'inchiesta sul Ciapi: Faustino Giacchetto, Stefania Scaduto (dipendente del Ciapi, ma indicata come segretaria di Giacchetto), Francesco Riggio (avvocato penalista e presidente del Ciapi), Pietro Messina (legale rappresentante della Effemmerre Group 007 srl e della Effemmerre Team srl, nonché titolare della Strategie di Comunicazione di Messina Pietro), Concetta Argento (moglie di Giacchetto), Gaspare Lo Nigro (ex dirigente generale dell'Agenzia regionale per l'Impiego e la Formazione professionale), Luigi Gentile (ex assessore regionale e rappresentante della Regione siciliana nel Comitato tecnico scientifico del progetto Co.Or.Ap), Domenico Di Carlo (responsabile, per conto del Consorzio Asi di Palermo, del progetto In.La Sicilia), Gianmaria Sparma (ex assessore e dirigente generale del dipartimento degli Interventi per la Pesca della Regione siciliana). Gli arresti domiciliari sono stati concessi a Sandro Compagno (capo area amministrativa del Ciapi), Carmelo Bellissimo (responsabile acquisti Ciapi) e Massimiliano Sala (titolare della ditta Filmax di Sala Massimiliano).

Nell'inchiesta sui Grandi Eventi sono finiti in manette, oltre a Giacchetto, anche l'imprenditore Luciano Muratore, Antonino Belcuore (responsabile del "Servizio 20-Servizio turistico di Taormina" dell'assessorato regionale al Turismo).

Gli arresti domiciliari sono stati concessi ad Elio Carreca (dirigente del Servizio 6 - Manifestazioni ed Eventi dell'assessorato regionale al Turismo) e Bruno De Vita (vicario del capo di Gabinetto dell'assessore regionale del Turismo della Regione siciliana).

Tra i politici indagati, il senatore del Pdl Franceco Scoma, ex assessore regionale al Lavoro, l'ex presidente dell'Assemblea regionale siciliana Francesco Cascio, ora deputato regionale, anche lui del Pdl, l'ex vicepresidente ed ex assessore al Lavoro, Santi Formica, pure del Pdl, l'ex assessore al Lavoro Carmelo Incardona, all'epoca di Grande Sud, come pure l'ex consigliere comunale di Palermo, Gerlando Inzerillo. Per tutti si ipotizza il reato di corruzione, eccetto che per Cascio, indagato per finanziamento illecito dei partiti, come pure l'ex deputato regionale del Pd, Gaspare Vitrano, che era gia' imputato di corruzione in un'inchiesta sugli appalti dell'eolico, l'ex assessore al Lavoro Nicola Leanza, deputato regionale che ha adesso fondato un suo partito dopo aver militato prima nell'Mpa e poi nell'Udc, l'ex deputato regionale del Pdl, Salvino Caputo e Salvatore Sanfilippo, candidato sindaco a Santa Flavia

"Esprimo con profonda convinzione, ritenendo di interpretare il pensiero della maggior parte dei siciliani, grande gratitudine nei confronti della magistratura e della guardia di finanza, che hanno svolto le indagini su episodi di corruzione registrati negli anni precedenti all'assessorato al Turismo e che hanno portato all'arresto di circa 17 funzionari ed amministratori e all'indagine per altri 23, compresi vari esponenti politici". Sono queste le parole del presidente della Regione, Rosario Crocetta, in merito all'operazione condotta dalla Procura di Palermo e dalla Guardia di Finanza, che prosegue: "L'azione della magistratura aiuta la Regione e il popolo siciliano a liberarsi dal malaffare e dalla malapolitica. Il nostro governo ha riscontrato una serie di criticita' che sono state pubblicamente denunciate. L'azione conferma inoltre la correttezza della scelta sulla politica di rotazione, avviata da tempo dal nostro governo.

Cio' non significa affatto che tutti i dirigenti e funzionari regionali siano compromessi, ma i processi di rotazione consentono laddove ci sono, di cominciare nuovi percorsi amministrativi che sono gia' stati avviati nella maggior parte dei settori della macchina regionale. Oltre all'organizzazione degli eventi, c'e' anche la comunicazione, intesa non come elemento di promozione reale, ma come macchina clientelare del consenso da catturare attraverso elargizioni di denaro e fondi a testate amiche. Riteniamo che ci sia ancora tanto da lavorare -conclude il presidente- ma che questo rappresenti l'avvio di una azione importante nei confronti di un sistema malato che deve assolutamente cambiare".