Parla Ciro Giangrande: "Il Crocifisso ha fatto il miracolo"

 "Mio fratello Giuseppe è uscito dal coma il 3 maggio"

MONREALE, 9 maggio - Ciro Giangrande è rientrato da Roma, dove era stato chiamato per stare vicino al fratello Giuseppe, brigadiere dei carabinieri rimasto gravemente ferito il 28 aprile al termine di una sparatoria nei pressi di Palazzo Chigi, per mano di Luigi Preiti.

È tornato per gestire il suo bar in piazza Vittorio Emanuele, dove tra un caffè e una mescita servita ai clienti, tantissimi monrealesi si sono stretti attorno a lui per esprimere tutta la solidarietà e l'augurio di una pronta guarigione ed apprendere dalla sua viva voce le attuali condizioni del fratello. La risposta di Ciro, nella commozione delle parole, è stata: "Il miracolo che ha salvato mio fratello - racconta il titolare del bar Italia - è avvenuto il 3 maggio quando a Monreale si festeggiava il Santissimo Crocifisso. Quel giorno Giuseppe è uscito dal coma. Ha visto me dopo cinque giorni. Di mattina e di pomeriggio mi cercava con il labiale.

Era cosciente ed abbiamo ricordato la Pasqua trascorsa a Monreale con una abbuffata di arancine nel mio bar e ha pianto per la forte emozione. Voglio ricordare tutti coloro che continuano ad assistere mio fratello a partire dall'assistenza del tenente dei carabinieri Anna Albanese all'Umberto I che ad un certo punto mi ha consigliato di uscire dalla stanza di Giuseppe per evitare uno stress. Nel pomeriggio del 3 maggio a visitare papà è entrata Martina e Giuseppe ha chiesto di me. Pietro poliziotto a Milano, Diana e Patrizia che vivono a Monreale da quel 28 aprile vengono alloggiati nella struttura dell'Arma dei carabinieri con vitto e tante premure da parte di tutti i componenti. A loro va il mio ringraziamento.

Un ringraziamento è rivolto a tutti i politici: dalla presidente della Camera, Laura Boldrini, al presidente Letta e a tantissimi ufficiali. Non saranno dimenticate le parole dell'arcivescovo di Monreale Michele Pennisi, che ha invitato i fedeli e i cittadini a pregare per Giuseppe durante le funzioni religiose del 3 maggio. Ringrazio il sindaco Filippo Di Matteo per le parole di incoraggiamento, assieme al presidente del Consiglio comunale Alberto Arcidiacono e tutti i consiglieri comunali".