"Serviva una condanna più ferma", polemica di Caputo sulle parole della Boldrini

Il presidente della Camera aveva detto che "la vittima diventa carnefice"

MONREALE, 2 maggio - Hanno aperto un'aspra polemica le dichiarazioni del presidente della Camera, Laura Boldrini, rese a Portella della Ginestra, a proposito delle disagi sociali che portano "le vittime a diventare carnefici", con riferimento a Luigi Preiti, protagonista della sparatoria nella quale è rimasto gravemente ferito Gisueppe Giangrande.

Le dichiarazioni non sono piaciute ad alcuni esponenti del Pdl, Gasparri in testa, che avrebbero voluto una condanna più ferma del gesto compiuto davanti a Palazzo Chigi. Anche Salvino Caputo, parlamentare regionale, ha stigmatizzato le dichiarazioni del presidente della Camera. "Nella terra di origine del brigadiere dei Carabinieri Giangrande, che in questo momento lotta per la sopravvivenza, le dichiarazioni del presidente della Camera lasciano stupiti e hanno tutto il sapore di dare una giustificazione sociologica e sociale all'attentatore che ha sparato ai due militari a Roma . Ci sentiamo offesi perché della terza carica dello Stato ci saremmo aspettati parole intransigenti e di condanna oltre che di vicinanza al militare e ai familiari. Guai a fare passare il pensiero che la crisi sociale o i drammi personali anche lontanamente possono essere elevati a giustificazione di gesti gravissimi che meritano durissima condanna".

La spiegazione del significato delle sue parole la Boldrini l'ha fornita sul suo profilo Facebook: "La grave crisi economica che colpisce il nostro Paese - spiega la terza carica dello Stato - mette a dura prova tutti, specialmente chi nel futuro non vede speranza. In alcuni casi, la disperazione porta a gesti estremi ed inaccettabili, contro se stessi e contro altri. Riconoscerlo non vuole essere in alcun modo una giustificazione alla violenza, che va con forza condannata perché non può mai essere mai una risposta".