Un efficace piano traffico non è più rinviabile

Le soluzioni tardano ad arrivare

MONREALE, 15 aprile - Siete contenti della circolazione, del traffico caotico, dello stato del nostro centro storico delle piazze Vittorio Emanuele e Guglielmo II delle vie Roma e Venero, del difficile ed invivibile rapporto esistente tra residenti, turisti e città? Siete in grado, soprattutto nei giorni di sabato e domenica, di fare una tranquilla passeggiata per le strade principali di Monreale?

Ebbene, se siete contenti e soddisfatti di tutto questo ,non lamentatevi e non protestate se nel frattempo i visitatori e chi ha deciso di pernottare nei bed & breakfast e trascorrere una giornata attorno ai monumenti se ne sarà andato in cerca di altri luoghi dove si può vivere meglio, camminare ,sostare, spingere i passeggini dei piccoli, godersi le vetrine e fare tranquillamente lo shopping.

Dove? In qualunque luogo in cui non sia stato promesso il "nuovo", timidamente attuato ma subito dopo revocato, non appena si è dato retta alla prima sirena, che ha fatto di tutto per sabotare l'importanza ambientale di una Monreale di grande importanza nel turismo nazionale e internazionale.

Se, invece, non lo siete, chiedetevi seriamente di chi sono le colpe e le responsabilità, perché le soluzioni di questo vecchio problema del "traffico e della viabilità" tardano ancora a venire, dopo che tanto si è discusso e tanto si è parlato nelle sedi opportune in ordine a questo problema, che ormai è diventato irrisolvibile, se non lo si affronta urgentemente in questi giorni di movimento turistico in modo radicale e rivoluzionario.

E dire che spesso è stato suggerito di aprire un dialogo con la collettività per comprendere meglio il tipo di "servizio" che deve essere fornito ad una società, quale quella monrealese, in cerca di evoluzione e sviluppo. Ma sino ad oggi non si è stati ascoltati e presi in considerazione. Si è ritenuto più opportuno, invece, tacere, essere indifferenti, non capire e non raccogliere. Si è preferito ricorrere a pochi stalli nel cuore delle piazze principali e non a "Tutto tavolini " come, forse, fanno richiesta i gestori di esercizi pubblici, al posto di auto in doppia fila e la necessità di "isole pedonali permanenti" e non ultimo affrontare il problema del parcheggio più esteso nelle adiacenze, come suggeriscono gli urbanisti, senza ricorrere a perforare il suolo per creare parcheggi a più piani, ma disporre delle aree a valle, da collegare con un frequente servizio pubblico. E poi liberare le strade occupate abusivamente in rispetto della sicurezza dei cittadini e in osservanza al Codice Stradale.