Con i beni confiscati alla mafia, realizzate numerose iniziative
VERONA, 8 aprile - E' stato presentato ieri pomeriggio nell'area Business del Padiglione 2 Sicilia il libro del Vinitaly, in corso di svolgimento a Verona, "Speranze nate libere. Beni confiscati alla mafia simbolo della legalità" della giornalista Ina Modica.
All'evento sono intervenuti, fra gli altri, l'assessore regionale alle attività produttive Linda Vancheri, Giovanni Ardizzone, presidente dell'Assemblea Regionale Siciliana, Lucio Monte, responsabile dell'area tecnico-scientifica dell'IRVOS, e Filippo Di Matteo, sindaco di Monreale e presidente del Consorzio Sviluppo e Legalità e Laura Speziale della cantina Centopassi.
Nell'incontro si è parlato del lavoro portato avanti dalle Istituzioni in sinergia con la società civile, le associazioni, le scuole, i movimenti e soprattutto le cooperative sociali che in questo ventennio hanno portato avanti delle iniziative concrete sulla gestione e l'utilizzo dei beni confiscati alla mafia e sugli esempi che rappresentano l'immagine positiva della Sicilia, che vuole riscattarsi da anni e anni di sopraffazione mafiosa. Nel libro una sezione è dedicata al 'Feudo Verbumcaudo" confiscato dallo Stato al boss Michele Greco che diverrà luogo di produzioni d'eccellenza così da essere additato come esempio di riscatto non solo morale, ma anche economico grazie all'impegno dell'Istituto e del Consorzio Sviluppo e Legalità, dove su 6 dei 150 ettari disponibili verrà impiantata la prima Banca della vite siciliana, a disposizione di produttori ed esperti che vorranno conoscere e studiare tutti i tipi di vitigni autoctoni siciliani, che dai Fenici ad oggi sono stati coltivati nell'Isola.
Sui 6 ettari individuati, due saranno destinati alla produzione di vino bianco, due al rosso, e due alla banca del germoplasma. In tal modo si potrà ricavare dal recupero delle viti abbandonate nuove varieta' di vino. Verbumcaudo diventera' cosi lo scrigno del futuro enologico della Sicilia dove si potrà produrre a 600 metri di altitudine, Nero D'Avola, Perricone, Catarratto, Inzolia''. Un luogo di produzioni di eccellenza. Al termine e' stata organizzata una degustazione dei vini Centopassi l'anima vitivinicola delle cooperative sociali che, sotto il segno di Libera Terra, coltivano le terre confiscate alla mafia in Sicilia.