Furto di energia alla Play Time: c'era un "rallentatore"

Rita Macaluso

La proprietaria Rita Macaluso: "Abbiamo sempre pagato"

MONREALE, 3 aprile - "Rispettiamo la sentenza di condanna, ma teniamo a precisare di non essere ladri di energia e se abbiamo sbagliato lo abbiamo fatto in buona fede, anche perché le bollette di fornitura elettrica le abbiamo sempre e regolarmente pagate".

All'indomani della vicenda del furto di energia elettrica verificatosi alla palestra Play Time, che tanto scalpore ha creato in città, decide di parlare Rita Macaluso, proprietaria della struttura, condannata, dopo il processo per direttissima a sei mesi (pena sospesa).

"Paghiamo il fatto – racconta la Macaluso – che nell'impianto era stato installato un rallentatore, che diminuiva il conteggio dei consumi, ma vogliamo sottolineare di non essere stati noi ad averlo posizionato. Pur non potendolo dimostrare, tanto da essere stati condannati, abbiamo motivo di ritenere che questo apparecchio sia stato installato da altri e soprattutto a nostra insaputa".

A suffragare le affermazioni della titolare ci sarebbero le bollette di pagamento delle forniture elettriche effettuate dalla palestra in favore della società Edison, fornitrice del servizio. Una bolletta pagata il 14 marzo scorso per 1.252 euro o un'altra di 970,50 euro quietanzata il 14 settembre. "E delle altre – aggiunge la Macaluso – pagate con bonifici, dello stesso calibro, se non maggiore, come una da circa 2.500 euro, regolarmente pagata. Con questi importi, pertanto, in tutta onestà, non ritenevamo che ci fossero delle anomalie".

Resta quindi da chiarire un aspetto alquanto misterioso: chi ha installato il rallentatore e per quale motivo. Un quesito, che, almeno ufficialmente, difficilmente potrà trovare una risposta.