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Interessanti interventi al seminario "Non una di più", dedicato alla giornata della donna

| Rosaria Bonanno | Cronaca varia

Buona la partecipazione dei giovani delle scuole

MONREALE, 8 marzo – Ha avuto una grossa partecipazione di pubblico il seminario che si è svolto questa mattina in aula consiliare, dal titolo "Non una di più", organizzato dall'assessorato alla Cultura del Comune
.

Un'iniziativa, non a caso svoltasi l'8 marzo, giorno della festa delle donne, proprio per affrontare un tema quanto mai attuale.

Valeria Ajovalasit, presidente Nazionale Arcidonna, partendo dalla domanda cruciale su cosa oggi non funziona nella relazione uomo-donna, camminando tra il pubblico e sollecitando soprattutto i giovani, si è soffermata sul senso che la società deve trovare per superare questo grave gap, che è anche generazionale, infatti "L'Italia è un paese vecchio", dice la Ajovalasit, sottolineando come i paesi del nord Europa, più "giovani" e dove le pari opportunità e il rispetto per le donne sono istituzionalizzati con la presenza costante di queste ultime nei luoghi di potere, non presentano dati così rilevanti come in Italia sulla violenza nei riguardi del genere femminile.

Dopo di lei Rosaria Cicatello, docente del Liceo Basile, inizia la sua relazione citando una grande studiosa di storia antica, Eva Cantarella, la quale sostiene che "la differenza di genere è un problema che nasce sin dall'antichità classica, pertanto ancor oggi è compito essenziale dei docenti - dice la Cicatello - ripercorrere i miti classici, come ad esempio il mito sofocleo di Antigone, donna che si macchia di "parresia" (la colpa che consiste nel dire la verità!) al femminile, per evidenziare quelle forme di violenza, anche verbale, che relegano le donne dell'antichità ad un ruolo marginale e di sottomissione.

Anna Sidoti, sindaco di Montagnareale, ha preferito scegliere come modello di politica al femminile Margaret Tacher, ex Primo Ministro inglese, la quale diceva di "non essere stata fortunata ma di essersi meritata ciò che ha ottenuto", e inoltre cita il suo celebre aforisma "In politica se vuoi qualcosa di detto chiedi ad un uomo, se vuoi qualcosa di fatto chiedi a una donna".

Magda Culotta, quindi Ssndaco di Pollina e neo deputata del Pd, ha portato la sua esperienza di essere il sindaco donna più giovane d'Italia, ma che ha dovuto sudare comunque parecchio per "meritarsi" la presenza in lista elettorale a prescindere dalle famose "quote rosa".

Mirella Fedele, anch'essa docente del Liceo Basile ha evidenziato come la "stereotipizzazione" del femminile sia deducibile anche dalla filosofia antica, nelle figure di Diotima, Aspasia e Fenarete (quest'ultima madre di Socrate) e dal VI canto dell'Iliade nella figura di Andromaca, moglie di un principe che però non si può permettere di intromettersi nelle "cose di guerra".

La relazione conclusiva è affidata ad Antonella Monastra, ginecologa e consigliere comunale del Comune di Palermo, che parla delle "leggi degli uomini sul corpo delle donne"e invita ancora una volta gli alunni a partecipare alla discussione, chiedendo ai ragazzi se riconoscono che le loro compagne di scuola o fidanzate sono uguali a loro.

Interessanti inoltre i vari interventi degli alunni del Liceo Scientifico Basile, che hanno posto domande relative alle tematiche trattate sia a Magda Culotta che a Valeria Ajovalasit, le quali si sono premurate di soddisfare le curiosità culturali degli alunni con riferimenti anche di tipo normativo.

Il seminario è stato anche integrato con la presentazione di un video sulla parità di genere intitolato "Il cammino della donna", realizzato dall'associazione monrealese Benedetto Balsamo, e ha visto la sua naturale conclusione con l'inaugurazione della mostra di arti figurative con il medesimo titolo , "Non una di più".

L'Assessore Lia Giangreco ha ringraziato l'associazione Giovani Artisti Crescono che, nella persona di Enza Bruno, ha collaborato all'organizzazione dell'evento e ha concluso i lavori citando uno dei punti su cui si fonda l'associazione stessa e cioè che: " favorire il pluralismo inteso come massima circolazione di tutte le idee e di tutti gli orientamenti, come spirito di tolleranza e rifiuto di ogni integralismo, come sforzo di ricerca e di riconoscimento degli elementi di verità presenti in ogni prospettiva di pensiero vuol dire finalmente accettare la diversità come un'opportunità e non un limite".

 

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