I sindacati confederali chiedono di essere convocati dal sindaco
MONREALE, 16 febbraio - Prima rata della Tarsu rimandata, quindi, ma polemiche che restano ancora roventi. Da una parte l'ammissione dell'amministrazione che fa sapere di non poter ritirare la delibera di aumento del tributo, dall'altra i cittadini che sottolineano le loro lamentele..
In questo clima fanno sentire la loro voce i contrattisti del Comune, che in una nota affermano che "l'aumento della Tarsu era stato giustificato dall'amministrazione comunale con la necessita' di reperire i fondi utili alla stabilizzazione del personale precario formato da 85 lavoratori contrattisti a tempo determinato. Lo stesso personale tiene a precisare - prosegue la nota - che attualmente non risulta stabilizzato, in quanto ha ottenuto una proroga dalla Regione fino al 30 aprile prossimo. Inoltre fa presente che gli stipendi dei lavoratori sono a carico della Regione per l'80% e quindi la restante e irrisoria spesa che il Comune sostiene per i precari corrisponde al 20% . Si ricorda, inoltre - dice ancora il comunicato stampa - che per legge, l'aumento della tassa deve coprire al 100% le spese necessarie allo smaltimento e alla raccolta dei rifiuti e non puo' essere invece una tassa di scopo, cioe' gli introiti non possono essere utilizzati per altre spese come ad esempio gli stipendi dei lavoratori. Si invita pertanto l'amministrazione comunale a non utilizzare il personale in questione quale motivo principale per l'aumento della Tarsu di tale proporzione. Tutto cio' non fa altro che creare gravi problemi all'intera comunita' monrealese che vede nei precari la causa principale di tale malcontento".
Frattanto i sindacati confederali Cgil-Cisl e Uil, con un volantino dicono "No" all'aumento della Tarsu, giudicato "ingiustificato, inaccettabile ed insopportabile per le famiglie monrealesi". Chiedono l'immediata revoca e di essere convocati immediatamente dal sindaco e dai capigruppo consiliari.
Interviene anche La Fials servizi di Monreale che, come afferma : "Sente il bisogno di manifestare il proprio disappunto a riguardo della dissennata delibera che ha generato l'emissione della rivisitata Tarsu. Poco importa a questo punto se qualcuno sente la necessità di parlare con tutti noi, di raccontarci le legittime motivazioni che hanno portato alla sofferta mozione della delibera scellerata, poco importa sentirci dire per l'ennesima volta che è colpa sempre di chi ci ha preceduto (chissà perché è sempre colpa di altri), poco importa alla gente comune che lotta quotidianamente per la sopravvivenza sentirsi dire "ci dispiace" ma era inevitabile , che per il bene comune si doveva fare, bisognava salvare "Monreale".
A questo punto ci chiediamo l'attuale classe politica che governa la nostra città che ci sta a fare, se non a creare le condizioni affinché non si arrivi alla catastrofe, questa è buona politica e se non lo sa fare abbia il coraggio morale e civile di dire basta. E allora proponiamo "Santo subito" chi è dispiaciuto del provvedimento doloroso ma necessario, e con la forza della ragione chiediamo l'annullamento della delibera che ancora una volta vede protagonisti i soliti noti. Noi stiamo dalla parte della gente comune".