Monsignor Di Cristina: "Il mio successore? Spero che vada nel solco di monsignor Naro"

Il sindaco Filippo Di Matteo e monsignor Salvatore Di Cristina

Di Matteo: "Con l'arcivescovo ci siamo sempre compresi"

MONREALE, 9 febbraio - Ieri mattina, quando è stata ufficializzata la nomina di monsignor Pennisi quale nuovo arcivescovo di Monreale, è stata anche l'occasione per un breve saluto di monsignor di Cristina che ha guidato la Diocesi per poco più di sei anni.

Il presule, infatti fu chiamato dal Nunzio Apostolico in Italia a svolgere le funzioni di amministratore apostolico dubito dopo la scomparsa di monsignor Naro, prima di essere nominato arcivescovo della Diocesi. Adesso, prima del 26 aprile, data nella quale si insedierà il suo successore, tornerà a svolgere la stessa funzione. "Da amministratore apostolico sono arrivato - ha commentato Di Cristina, dopo aver letto il decreto pontificio - e da amministratore apostolico vado via. Questa diocesi ha bisogno di continuità per avviare quelle iniziative che possano lasciare il segno. Auspico che il mio successore voglia inserirsi nel solco segnato da monsignor Naro. È un territorio contraddistinto dall'amore per la bellezza e dall'ospitalità, ma è ancora pregno di tanta mentalità mafiosa che crea una subcultura retriva e chiusa in una larga fascia della popolazione. Vi chiedo di preparare con la preghiera, insieme a me, l'accoglienza al mio successore cui sono legato da un rapporto di amicizia".

Il momento dell'annuncio del nuovo arcivescovo è stato, però, pure quello in cui il sindaco Filippo Di Matteo ha voluto formulare il suo saluto a monsignor Di Cristina. "Eccellenza - ha detto ilprimo cittadino - è con profonda emozione che La ringrazio a nome mio personale e della cittadinanza monrealese che ha guidato per questi sei anni .All'emozione aggiunga pure, da parte mia e di moltissimi di noi, umana partecipazione e grande amicizia. In questo lungo periodo abbiamo lavorato in sinergia per il bene della comunità monrealese e soprattutto per i piu' deboli e per i bisognosi, per i quali ho trovato sempre da parte sua la massima disponibilità. Ci siamo sempre compresi - ha concluso il sindaco - alcune volte anche con il solo pensiero Lei ha già capito le mie richieste con reciproca autonomia delle nostre responsabilità"

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