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Truffe online con il logo della Polizia Postale, tanti già i casi a Palermo

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Viene chiesto il pagamento di 100 euro, ma è un "malware"

PALERMO, 3 febbraio - Truffe online con il logo della polizia postale, ma in alcuni casi anche della Guardia di finanza e persino dell'Fbi. E' stato scoperto dal compartimento della Polizia postale e delle comunicazioni Sicilia occidentale.

L'improvvisa apparizione sullo schermo del pc di una finestra avverte di un presunto illecito utilizzo del computer da parte dell'utente, relativo alla visita di siti illegali, come quelli pedopornografici o al download di programmi tutelati dal diritto d'autore. L'internauta viene avvisato dell'avvenuto blocco preventivo del computer - frutto in realta' dell'azione di un virus - risolvibile soltanto con il pagamento di 100 euro a seguito del quale ricevera' un codice in grado di sbloccare la macchina.

Il mancato pagamento a mezzo di moneta elettronica, peraltro, viene spiegato, comporterebbe la denuncia penale. Una ventina i palermitani colpiti dai truffatori, ma sarebbero di piu' secondo la polizia gli utenti che avrebbero ricevuto il messaggio senza pero' denunciare. A causare il blocco del computer e' il virus "ramsomware" che opera nel corso della navigazione web e che colpisce il sistema operativo sfruttando la vulnerabilita' dello stesso, impedendo il normale utilizzo della macchina, senza pero' accedere a dati personale come password d'accesso, dati anagrafici o bancari. La situazione puo' essere semplicemente risolta rimuovendo il malware che limita l'accesso al sistema operativo, senza pagare nulla.

 

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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