Codice Vigna, critiche per le rotazioni effettuate dall'amministrazione comunale

Tutti concordi: "Andavano spostate le figure dirigenziali"

MONREALE, 17 gennaio - Non sono certo benevole le prime reazioni ai trasferimenti ufficiaizzati ieri dal sindaco Filippo Di Matteo, che hanno riguardato 20 dipendenti comunali. Rotazioni, come aveva sottolineato il primo cittadino, in ossequio all'applicazione del codice Vigna.

Parere unanime di chi finora ha espresso la propria posizione è che la rotazione sia stata destinata soltanto a figure marginali dell'amministrazione, non andando ad alterare, invece, posizioni inveterate antiche e consolidate.

"Certamente questa rotazione del personale rappresenta soltanto il modo di sfuggire alle attenzioni parlamentari e della opinione pubblica e denota la volonta' dell'amministrazione comunale di evitare di incidere all'interno di settori strategici e quindi dove il Codice Vigna doveva essere applicato - affermano i consiglieri Comunali del Pdl Mario Caputo e Giorgio Rincione - Sostanzialmente sono stati trasferiti in altri uffici lavoratori precari e dipendenti di uffici diversi da quelli per i quali da tempo ci si aspettava una rotazione, quali Lavori Pubblici, Urbanistica, Gestione del Territorio e altri uffici dove da decenni operano gli stessi soggetti che anche oggi vengono lasciati fuori dai trasferimenti. Non crediamo che i settori della Cultura, delle attivita' produttive, della Galleria civica e del Turismo o semplici uscieri siano quelli sui quali doveva operare una rotazione per dare un forte segnale. Nessun dirigente o funzionario e' stato oggetto di trasferimenti . Evidentemente questa amministrazione non vuole o non puo' incidere su uffici. La montagna ha partorito il topolino".

Non è tenero nemmeno Nicola Giacopelli, segretario aziendale della Cisl FP, che parladi "Grande Bluff" e di "mediocre tentativo gattopardesco di cambiare per non cambiare. In realtà, gli spostamenti attuati negli ultimi mesi, compreso quello di qualche sindacalista scomodo, nulla hanno a che vedere con la rotazione prescritta dal Codice Vigna: nella quasi totalità dei casi, si tratta infatti di trasferimenti di dipendenti che, per la qualifica rivestita, non hanno alcun ruolo di responsabilità all'interno degli uffici comunali. La rotazione - conclude - deve riguardare, piuttosto, coloro che si occupano della gestione delle risorse umane e patrimoniali, di interventi abitativi, edilizia, urbanistica ed appalti, intervenendo quindi nei settori più esposti al rischio di infiltrazioni di tipo mafioso".

E sulla stessa lunghezza d'onda si esprime pure Silvio Russo, rappresentante della Cgil cittadina: "La rotazione non si fa spostando figure di fascia A e B, che non hanno alcun potere di condizionamento - sottolinea - ma ruotando coloro che rivestono posizioni apicali. Da oggi torneremo alla carica, Convocheremo un'assemblea urgente per fare in modo che venga effettuata la vera applicazione del codice Vigna".