Sequestro di pannelli solari dismessi: la Guardia di Finanza indaga sulla loro provenienza

Probabile che provengano da parchi fotovoltaici della zona

MONREALE, 15 gennaio - Il sequestro dell'area di circa mille metri quadri nella quale erano stati abbandonati circa trecento pannelli solari non funzionanti non è che l'inizio di un'attività investigativa condotta dagli uomini del Gruppo di Palermo della Guardia di Finanza.

Il materiale, che era di probabile origine cinese, era affastellato alla rinfusa, in evidente stato di abbandono, in contrada Duccotto, una zona rurale compresa fra il territorio di Monreale, al quale appartiene e quello di San Giuseppe Jato. Un episodio sul quale indagheranno quindi i finanzieri. Ma quello su cui le indagini adesso verteranno sarà l'elevato numero di pannelli fotovoltaici.

Una presenza così massiccia di apparecchiature, secondo gli uomini delle fiamme gialle, si giustifica soltanto con la provenienza da qualche parco fotovoltaico della zona. Su quelli del circondario pertanto punteranno lo sguardo i finanzieri. Anche perché accanto ai pannelli fotovoltaici c'erano pure bulloni, viti ed attrezzi vari, che solitamente stanno proprio nei campi adibiti alla produzione di energia solare. Ma c'è dell'altro. Poiché, come detto, il materiale trovato è sembrato di chiara provenienza cinese, gli inquirenti cercheranno di stabilire adesso come questi pannelli siano arrivati fin qui ed attraverso quali canali siano prima stati installati e poi smontati ed abbandonati in contrada Duccotto.

Le indagini, infine, avvalendosi dell'ausilio di personale tecnico, faranno luce su eventuali inquinamenti o sversamenti effettuati, alla luce soprattutto del fatto che la zona si trova vicina a dei corsi d'acqua ed è solitamente adibita al pascolo i ovini.

Le indagini proseguiranno nei prossimi giorni, così come in controlli in quella zona, per accertare se la discarica di contrada Duccotto rappresenta un caso isolato o se invece altri siti sono nelle stesse condizioni.