Valle del Belice, 45 anni fa il terremoto che la distrusse

Danni anche nel territorio di Monreale, sopratutto a Grisì

MONREALE, 14 gennaio - Ricorre domani il 45° anniversario del terremoto del Belice, che nella notte tra il 14 ed il 15 gennaio del 1968, a causa di una scossa di magnitudo 6.1 della scala Richter, distrusse una vasta area compresa tra le province di Palermo, Trapani ed Agrigento.

370 morti, circa 1.000 i feriti e 70.000 gli sfollati. Quattro centri furono completamente distrutti: Gibellina, Poggioreale, Salaparuta e Montevago. Altri subirono forti danneggiamenti. Fra questi Menfi, Partanna, Camporeale, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Sambuca di Sicilia, Sciacca, Santa Ninfa, Salemi, Vita, Calatafimi e Santa Margherita Belice. Il territorio di Monreale fu coinvolto dal terremoto soprattutto nella zona di Grisì, dove si registrarono forti danni alle abitazioni, ancora non "sanati" e per i quali opera da diversi anni una commissione.

Ieri sono cominciate le manifestazioni per ricordare quel dramma che colpì una zona vastissima della Sicilia, le cui ferite, malgrado siano passati 45 anni, non sono state rimarginate. A Salaparuta, presieduta dal vescovo della Diocesi di Mazara del Vallo, Domenico Mogavero, è stata celebrata una funzione religiosa.

La messa doveva avere luogo in mezzo ai ruderi, sulle macerie della vecchia matrice, ma la pioggia ha costretto ad un cambiamento di programma.

Il cocordinatore dei sindaci, vicesindaco del Comune di Partanna, Nicola Catania, ha letto il messaggio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "Le drammatiche conseguenza di quel sisma impongono un responsabile impegno a ripristinare con celerità ed efficacia i tessuti sociali ed economici devastati - ha scritto il capo dello Stato - Si operi affinchè i processi di trasformazione del territorio siano realizzati con l'attenzione dovuta a sicurezza, incolumità, rispetto dell'ambiente e le sue insostituibili risorse".

Il senatore Tonino D'Alì, invece, ha letto il messaggio fatto pervenire dal presidente del Senato, Renato Schifani. "A 45 anni dal terribile terremoto che devasto' la Valle del Belice nella notte tra il 14 e il 15 gennaio del 1968, desidero esprimere la mia solidarieta' a quanti furono coinvolti dalla tragedia e rivolgere un pensiero in ricordo delle tante vittime. Mi auguro che tali celebrazioni – ha sottolineato Schifani – possano sensibilizzare l'opinione pubblica sulla necessita' di individuare e realizzare un progetto condiviso di crescita economica e civile dei nostri territori". "Restano impressi nella mia memoria – scrive il Presidente Schifani – il dolore dei sopravvissuti, feriti negli affetti piu' cari, la sofferenza dei tanti sfollati, le tante immagini di un territorio sconvolto dal sisma. Ricordo anche, pero', la grande operosita' degli abitanti dei centri colpiti, la loro dignita', la loro ferma volonta' di ricominciare nonostante tutto".