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Corpo di Polizia Municipale, polemizzano gli ex agenti: "Impossibile un reclutamento coatto"

| Enzo Ganci | Cronaca varia

"Noi abbiamo dato la nostra disponibilità"

MONREALE, 8 gennaio -E' sempre denso di difficoltà il problema dell'esiguità del Corpo di Polizia Municipale e spesso si arricchisce di polemiche. Come quelle sollevate dagli ex agenti, destinati dal altre mansioni, dopo la sentenza del giudice del Lavoro.

Polemiche derivanti - dicono - dopo la proposta lanciata dall'ex assessore alla Polizia Municipale che ieri non escludeva la possibilità di una mobilità forzata per reclutare personale operativo da destinare al Corpo.

"Da quando i famosi "10" della sentenza, hanno abbandonato il loro ruolo - scrivono in una nota - si sono provate tutte le possibili varietà di mobilità (coattiva e non coattiva), che non hanno sortito alcun effetto se non quello di fare scatenare l'ira degli impiegati e dei sindacati. Non si può imporre un ruolo delicato come quello di agente di Polizia Municipale, che solitamente viene intrapreso per scelta personale del singolo soggetto.

Non si tratta, infatti, di trasferimento ad "altro Ufficio", in cui si conservano praticamente le stesse mansioni - spiegano ancora gli ex agenti - ma un profondo e radicale mutamento delle funzioni, degli orari, dei disagi e soprattutto delle responsabilità, che nessun impiegato di concetto vorrà mai sobbarcarsi". In caso in cui il Comune volesse percorrere questa strada, gli ex agenti sanno che le conseguenze saranno scontate: "Come già capitato in precedenza - dicono in proposito - pioveranno ricorsi e certificati medici che attesteranno la inidoneità di tutti coloro presi in esame per il trasferimento coattivo. Evidentemente non si vuole capire che la vera forza a disposizione è solo e soltanto quella composta dal personale della sentenza.

Il ricorso al personale precario è una vera utopia, perchè tali mansioni potrebbero essere loro trasferite, soltanto alla fine del prolungamento di contratto,previsto per il dicembre 2013 e tra pratiche di nomina, visite mediche attitudinali, formazione professionale, dotazioni personali di vestiario ed armamento, passerebbe come minimo un'altro anno. Vogliamo aspettare in pratica altri due anni? Noi ex Vigili siamo qui - concludono - abbiamo dato disponibilità, supporto legale ed informativo all'Amministrazione, aspettiamo un atto di buon senso".

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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