Pietro Novelli, il monrealese: il più importante artista siciliano del '600

Franco Nocera: "Figlio ideale di Caravaggio e del suo tempo"

MONREALE, 23 dicembre- Un altro monrealese insigne, questa volta distintosi nella Storia dell'arte, è il pittore Pietro Novelli. Nacque nel 1603, da Pietro Antonio, apprezzato pittore e mosaicista. Novelli, considerato il più importante artista siciliano del Seicento, mosse i primi passi nella bottega del padre.

Frequentò la scuola dei Gesuiti, a Monreale; si formò presso il pittore Vito Carreca; si perfezionò con il nobile palermitano Carlo Maria Ventimiglia, matematico, topografo ed erudito. Un vero e proprio choc per il suo percorso artistico fu l'incontro con Van Dyck, che visse a Palermo dal 1622 al 1624, e l'impatto con la sua famosa "Madonna del Rosario", opera che per il pittore monrealese rappresenterà una sorta di "epifania".

Tra le sue creazioni giovanili, ricordiamo la tela "Trinità, la Vergine e S. Rosalia", ritrovata vicino a Como, gli affreschi di villa Valdina, a Santa Flavia, e "Daniele nella fossa dei leoni" che si può ammirare sulla volta del refettorio dell'abbazia di San Martino.

Opera magna del Novelli è considerata il "San Benedetto distribuisce la regola agli ordini religiosi e cavallereschi", il grande quadro che da qualche anno è ritornato sullo scalone del complesso Guglielmo II.

"Figlio ideale - lo definisce l'artista monrealese Franco Nocera - di Caravaggio e del suo tempo, Novelli amplia con la sua opera magistrale il concetto di luce e cerca forme di popolare grazia, con il suo famoso blu di lapislazzulo. Il corpo delle sue figure è sempre di belle forme, il gesto sempre misurato, la loro vitalità tradisce le grandi capacità pittoriche. La figlia Rosalia, pittrice, emula quasi Artemisia Gentileschi".

Il suo studio di trovava ad un centinaio di metri dalla casa natale e, percorrendo ogni giorno questo tratto, si imbatteva nel convento di San Castrenze, per poi immergersi, scendeno pochi gradini, nel cortile Barattieri, dove viveva la catarsi della creazione. Irascibile d'indole, tirava di spada con chiunque entrasse in conflito con lui. Le varie figure femminili che costellano i suoi dipinti non sono altro che donne da lui amate.