Un topo in edicola a Monreale: indice di cultura murina o di sporcizia delle strade?
L'episodio sul quale scherziamo rivela in realtà un problema
MONREALE, 4 dicembre - Rischiare di "fare la fine del topo" non è espressione che si usa a caso. Significa andarsi a cacciare in una situazione di grande rischio, che mette a repentaglio la pelle e dalla quale difficilmente si esce vivi.
È quello che è capitato stamattina ad un topolino, anzi mica tanto "ino", che improvvisamente ha deciso di entrare, probabilmente non per tenersi aggiornato, all'interno dell'edicola gestita da Giancarlo Leto, in via Venero, nei pressi della chiesa di San Castrense. Il topo, approfittando dell'attimo di distrazione del titolare, ha fatto una bella passeggiata all'interno dell'edicola, come se stesse cercando qualche rivista da sfogliare, incurante e per nulla intimorito dalla presenza dei clienti. Sono stati i richiami di alcuni presenti ad allertare il signor Leto, che, armatosi di un bastone di scopa, ha avuto la meglio sullo sgradito ospite, salvando la sua merce cartacea da sicuro rosicchiamento. L'edicolante, che fino a qualche tempo fa gli amici chiamavano simpaticamente Ayrton Senna, per la sua grande somiglianza col fuoriclasse della Formula 1 scomparso diciotto anni fa, magari non sarà denunciato da qualche associazione animalista per muricidio, ma certamente non avrà gradito l'intrusione del roditore, che lo ha costretto a questa "azione di forza" e soprattutto ad un'accurata pulizia successiva.
L'episodio, quindi, al di là dell'aspetto folcloristico sul quale abbiamo bonariamente ironizzato, ripropone ancora una volta il problema dell'igiene delle nostre strade, spesso sede di grossi cumuli di rifiuti e quindi alloggio di "ospiti" indesiderati, come quello capitato stamattina all'edicolante. Un accorato e bonario appello, quindi all'amministrazione comunale, per una puntuale ed efficace opera di derattizzazione nell'interesse di tutta la collettività.
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