L'esposizione resterà aperta fino al 22 gennaio
MONREALE, 23 novembre - Grande successo di pubblico ieri sera alla mostra "Bianche Figurazioni" promossa dal Museo Diocesano e dalla Curia arcivescovile di Monreale. Tanta gente ha preso parte al vernissage dell'esposizione che si tiene presso la Sala San Placido a Palazzo Arcivescovile.
Ad aprire i lavori con una attenta presentazione e' intervenuta la Professoressa Maria Concetta Di Natale che prima della illustrazione ha passato la parola al sindaco di Monreale Filippo Di Matteo che portato il saluto della Citta' Monreale. "Sono lieto di essere qui e di prendere parte a questo evento prestigioso - ha detto il primo cittadino - che dà lustro alla nostra citta' e anche al nostro concittadino Salvatore Renda, che nella sua vita ha collezionato opere di grande pregio che generosamente ha voluto donare alla curia di Monreale che le rendera' fruibili all'intera collettività". Il sovrintendente ai Beni culturali, Gaetano Gullo ha ringraziato gli organizzatori per la collezione eccezionale ed ha ringraziato i familiari che hanno voluto donare questi splendidi capolavori alla curia e al museo diocesano. Presenti Lisa Sciortino, vicedirettore museo diocesano e l'architetto Lina Bellanca. L'arcivescovo Salvatore Di Cristina, chiudendo gli interventi, ha ringraziato tutti coloro che a vario titolo sono stati impegnati nell'allestimento della mostra che è stata organizzata grazie ad un lavoro attento e minuzioso che ha valorizzato la collezione.
Salvatore Renda nacque a Monreale nel 1906, anche se giovanissimo si trasferì e visse nella città di Palermo dove si formò culturalmente. Collezionista eclettico, raccolse preziosi dipinti, maioliche, suppellettili sacre d'argento, reliquie e reliquiari, incisioni, orologi, manufatti in ceroplastica, avorio, alabastro, tartaruga, lapislazzuli, madreperla, oltre a libri antichi spesso corredati da stampe, tutto rigorosamente contraddistinto dalla rarità. Il collezionista morì a Palermo nel 1992 lasciando alla Diocesi della sua amata Monreale il proprio inestimabile tesoro con la volontà testamentaria di renderlo fruibile al pubblico. Il nuovo Museo Diocesano di Monreale, oltre ad avergli interamente dedicato una sala con un allestimento di opere a carattere sacro, sottolineando in tal modo l'importanza del passaggio dal collezionismo privato alla fruizione pubblica, e ad avere inserito nel percorso espositivo tutte le opere ad esso coerenti, ha esposto nella Sala San Placido, nell'ormai usuale sinergia con la Soprintendenza ai Beni Culturali ed Ambientali di Palermo, tutta la collezione di biscuit a soggetto classico e in particolar modo a carattere mitologico, nella considerazione - secondo l'etica neoplatonica in sintonia con l'ecclesiologia dei Santi Padri - che nella classicità si ritrovino alcune prefigurazioni del cristianesimo. La loro collocazione fuori dall'itinerario espositivo permanente consente la presentazione al pubblico di questa raccolta omogenea e inediti, finora mai esposta. Un piccolo nucleo, inoltre, è costituito da terrecotte invetriate che si relazionano ai biscuits per la scelta del colore bianco utilizzato come finitura e per il soggetto legato al mito e alla celebrazione della storia antica.