"Intervenga lo Stato, è a rischio l'ordine pubblico"
MONREALE, 21 ottobre – «Fortunatamente la decurtazione applicata dalla Regione non riguarderà la somma di 1,2 milioni di euro che il Comune di Monreale avanza, perché se così dovesse essere saremmo davvero nei guai».
È questa la previsione del sindaco di Monreale, Filippo Di Matteo sulla tanto temuta riduzione (anche pesante) che la Regione si appresterebbe ad applicare nei confronti dei Comuni, compreso il nostro. Una sforbiciata dettata anche dalle anticipazioni già concesse per il pagamento del canone dell'Ato, per la quale sarebbe adesso proprio l'assessorato di via Notarbartolo a battere cassa nei confronti di Monreale.
«Certamente la decurtazione sulla trimestralità avverrà – dice ancora il primo cittadino, che si mantiene in contatto costante con il ragioniere generale della Regione, Biagio Bossone – ed allora potranno essere dolori. Sarebbe opportuno, anzi se lo Stato intervenisse perché altrimenti si rischiano problemi di ordine pubblico, non solo a Monreale, ma probabilmente un po' dovunque.
Di Matteo, frattanto, fa sapere che sarà presente domani in aula consiliare, poiché è in programma una riunione del Consiglio comunale convocata proprio sulla questione dei trasferimenti della Regione, il cui stop ha determinato il mancato pagamento degli stipendi di settembre dei dipendenti comunali. Martedì, inoltre, la seduta avrà un bis, con all'ordine del giorno la questione della stabilizzazione dei precari».