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Il signor Antonino Di Benedetto ha compiuto 100 anni

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Ancora preziosi i suoi consigli di saggezza ai tanti familiari che lo hanno festeggiato

MONREALE, 20 ottobre – "Correttezza e lavoro: se ci sono queste cose andrà tutto bene". Con questo consiglio, intriso della saggezza di un tempo, il signor Antonino di Benedetto ha festeggiato ieri sera i suoi "primi" cento anni.

Ad applaudirlo e ad aiutarlo a soffiare sulle candeline (a quell'età un piccolo aiutino è più che giustificato) erano in tanti. C'erano familiari di tutte le età, c'erano tanti amici, ma anche numerosi conoscenti. E c'era pure il sindaco Filippo Di Matteo (il cui padre Gioacchino era amico del signor Di Benedetto), e l'assessore Marco Intravaia. Il primo cittadino, a nome di tutta la cittadinanza, ha omaggiato al neo centenario, una targa con lo stemma del Comune. Un momento di riflessione, unito alla benedizione per questo splendido traguardo, lo ha portato, invece, don Ferdinando Toia, parroco di Santa Teresa. E quando è saltato il tappo dello spumante e i presenti hanno intonato "tanti auguri zu Ninu", un po' d'emozione ha preso un po' tutti.

Antonino Di Benedetto, nato a Monreale proprio il 19 ottobre del 1912 iniziò a lavorare giovanissimo, come carrettiere, poi a 18 anni iniziò a fare l'imprenditore. Sposato il 2 agosto del 1936 con Maria Cassarà, ha avuto quattro figli, Pina, Rosuccia, Marco e Marisa e inoltre sei nipoti e otto pronipoti. Durante la guerra, nel '43, aprì la prima fabbrica di derivati di agrumi a Palermo.

"Ricordo che riempii dei fusti con le essenze di agrumi - ricorda il centenario - li lasciai fuori dalla porta e furono scambiati per materiale bellico. La fabbrica poi fu colpita dai bombardamenti, che in quel periodo erano purtroppo frequenti"

Aprì a Monreale, in via Ritiro un distributore di benzina e nafta, un negozio di vendita di pezzi di ricambi d'auto. Quindi una fabbrica di aranciata, allora composta da una busta e da una fialetta contenenti le essenze di aranciata. Nel 1954 gli fu conferito il grado di Cavaliere della Stella al merito del lavoro da S.A.R. il Principe Cesare d'Altavilla , Gran maestro Sovrano Ereditario dell'Ordine Cavalleresco di S.Giorgio d'Antiochia e delle Crociate.

 

 

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· Enzo Ganci · Editoriali

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