Strada statale 186, domani importante vertice in prefettura

Se la situazione non si sblocca, c'è il rischio di una lunga chiusura del tratto

MONREALE, 11 ottobre – Domani mattina ne sapremo di più circa il destino della strada statale 186, chiusa al traffico dal 5 agosto scorso. Per le 10, infatti, è fissato un importante incontro in prefettura, alla presenza dei sindaci dei comuni interessati.

La strada, come è noto, è off limits, a causa del rischio frana che ha interessato l'area del costone roccioso. L'incontro di domani servirà ad indicare possibili soluzioni dopo il fallimento della riunione della scorsa settimana che si era svolta all'Anas nella quale era emerso che per la messa in sicurezza del tratto non saranno sufficienti i 190 mila euro inizialmente previsti per realizzare i lavori di somma urgenza, ma ne occorreranno molto di più (all'incirca 500 mila euro).

.«E' necessario l'intervento di un'autorità forte come il Prefetto Umberto Postiglione – sostiene il sindaco Filippo Di Matteo – che sblocchi la situazione e consenta l'avvio dei lavori, che riguardano la collettività».

«Si tratta di un incontro determinante – aggiunge il deputato regionale Salvino Caputo – perché dovremmo ottenere i chiarimenti sull'entità della somma necessaria per realizzare i lavori e soprattutto per capire i tempi per l'apertura ed evitare che la strada rimanga chiusa per anni aggravando ancora di più i disagi per i cittadini e i gravissimi danni per le attività economiche e commerciali».

Frattanto, il parlamentare nazionale del Pd, Tonino Russo ha presentato un'interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Corrado Passera per sapere cosa impedisce l'inizio dei lavori per la messa in sicurezza e la riapertura dell'arteria. «A distanza di oltre due mesi dalla chiusura e nonostante l'apparente disponibilità dei soggetti interessati a intervenire – scrive Russo – siamo di fronte a uno stallo che sta creando enormi disagi ai cittadini. Chiedo dunque al ministro quali misure intenda adottare per consentire al più presto la riapertura dell'arteria stradale e se non intenda, infine, verificare se vi siano stati e continuino ad esserci comportamenti omissivi se non addirittura gravemente interessati che provocano questo stallo».