Malgrado l'acquazzone dei giorni scorsi, nemmeno un detrito sulla SS186: protesta il sindaco di Borgetto

Di Matteo, frattanto, propone l'istituzione di un comitato pro-apertura

MONREALE, 3 ottobre – Monta l'esasperazione nei paesi che insistono sul tratto di statale 186 chiuso, dallo scorso agosto, a causa di un rovinoso incendio. Il sindaco di Borgetto Giuseppe Davì ha pubblicato sul suo profilo Facebook le foto della strada, dopo l'acquazzone dei giorni scorsi.

"Le fotografie – ha detto il primo cittadino – documentano con chiarezza che nemmeno un granello di sabbia si è riversato sulla strada in seguito alla pioggia. Tutto ciò fa crescere l'esasperazione di cittadini e commercianti, ormai pronti anche a forme clamorose di protesta. Attendiamo in settimana una convocazione da parte del prefetto, cui ci siamo rivolti dopo l'ennesimo balletto di competenze. Dopodiché decideremo come farci sentire". L'economia del comprensorio è quasi in ginocchio e alcune attività commerciali legate al pendolarismo sono in procinto di chiudere.

Il sindaco di Monreale Filippo Di Matteo ha proposto l'istituzione di un comitato pro-apertura SS186 e scritto una lettera al prefetto in cui vengono illustrate le proposte fatte durante l'assemblea che si è tenuta a Borgetto sabato scorso.

Sulla vicenda della strada statale 186 è intervenuto anche il segretario regionale di Rifondazione comunista Antonio Marotta: "Non è ammissibile che un'arteria vitale per gli spostamenti e l'economia della provincia rimanga chiusa così a lungo, senza che si sia stato effettuato alcun intervento di messa in sicurezza. Il modo in cui questa vicenda si sta protraendo è paradossale. Competenze rimpallate, stime sui costi contraddittorie, impegni non mantenuti stanno mettendo a serio rischio la credibilità delle istituzioni. Come partito abbiamo già sollecitato l'intervento del prefetto e siamo pronti a sostenere tutte le mobilitazioni che le popolazioni penalizzate da questa situazione di inerzia vorranno mettere in campo".