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SS186 chiusa, si organizzano i primi interventi

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Frattanto sarà chiesto lo stato di calamità per la zona

PALERMO, 29 agosto - Domani mattina i rocciatori inviati dall'Anas effettueranno un sopralluogo sul costone roccioso di Monte Gradara interessato dai fenomeni di distacco di massi per consentire lo studio di fattibilità necessario per gli interventi e la mappatura delle condizioni di crisi dell'intero versante.

Frattanto il dipartimento regionale di Protezione Civile valuterà la possibilità di effettuare un intervento diretto per la messa in sicurezza della strada.

Inoltre è stato ritenuto necessario indire una conferenza di servizio con il Prefetto di Palermo Umberto Postiglione e la richiesta all'assessore regionale territorio e ambiente Alessandro Aricò di predisporre la dichiarazione dello stato di calamità naturale sul territorio compreso tra Monreale, Partinico e Borgetto.

È quanto emerso stamattina al termine della riunione di servizio che si è tenuta presso la direzione regionale dell'Anas e su richiesta del Presidente della Commissione parlamentare Attività Produttive Salvino Caputo, che aveva segnalato non soltanto i disagi per gli utenti, ma lo stato di gravissima difficoltà subita dai commercianti a seguito della interruzione della viabilità. Alla riunione oltre allo stesso Caputo erano presenti il dirigente generale dell'Anas Ugo De Bernardi, il direttore del dipartimento protezione civile Calogero Foti, il Dirigente provinciale dell'azienda regionale foreste demaniale Mario Spatafora e i rappresentanti dell'osservatorio per lo sviluppo e la legalità di Partinico, che avevano chiesto anche l'intervento del Prefetto di Palermo.

«Sia il demanio forestale, che l'Anas – afferma Caputo in una nota – hanno dichiarato la propria disponibilità a realizzare tutto quanto necessario per la riapertura dell'importante arteria. Oggi stesso chiederò al Prefetto Postiglione di fissare subito una riunione operativa per velocizzare gli interventi e all'assessore Aricò di proporre alla Giunta di governo la dichiarazione dello stato di calamità sull'intero versante al fine di consentire il reperimento delle somme necessarie».

Intanto è emerso clamorosamente che da un terreno confiscato alla mafia e assegnato al comune di Borgetto, vi è rischio di un distacco di un masso di enormi proporzioni, per il quale è stato già chiesto in precedenza l'immediata messa in sicurezza proprio perché ad elevatissimo rischio di frana.

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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