Da oggi dovrebbe trasferirsi in via Torres
MONREALE, 22 agosto - E' spuntata come un fungo proprio davanti all'ingresso principale del duomo. L'ennesima bancarella, ieri mattina, ha attirato l'attenzione di monrealesi e turisti, divisi fra curiosità e indignazione.
La postazione ambulante non è sfuggita ai Vigili urbani che si sono recati sul posto per accertare eventuali reati di abusivismo. Il commerciante, invece, ha ricevuto regolare autorizzazione per vendere la propria merce in via Arco degli Angeli, chiusa a causa dei lavori per il rifacimento del tetto del duomo. Gli uffici, però, non hanno comunicato alcuna variazione. La sua licenza rientra nell'iniziativa "Monreale turistica", cioè si tratta di un'autorizzazione semestrale che è partita proprio ieri.
Il commerciante, dopo avere trovato chiuso il luogo assegnatogli, ha pensato di spostarsi di qualche metro e cogliere l'occasione per degli ottimi affari. L'assessore comunale alla Polizia municipale, Marco Intravaia, ha assicurato che già oggi l'ambulante si traferirà in via Torres.
"Per un disguido burocratico - ha spiegato Intravaia - al commerciante non è stata comunicata la variazione, resa necessaria dall'allocazione del cantiere in via Arco degli Angeli. In collaborazione con gli uffici delle Attività produttive, i Vigili urbani hanno subito individuato un luogo più consono. Non è nostra intenzione trasformare l'ingresso del duomo in un suk magrebino".
La scorsa primavera, aveva destato molto scalpore l'installazione di una bancarella, con tanto di Pantocratore in bella vista, quasi sotto il torrione della cattedrale,rimasta lì a dispetto di una documentazione che era subito apparsa carente. Nonostante la sovrintendenza non abbia mai messo per iscritto alcun nulla osta, dall'ufficio tecnico è arrivata l'autorizzazione per un'attività che soltanto con molta fantasia può essere definita ambulante, al punto che da lì non si è più spostata dallo scorso marzo.
A nulla sono valse le proteste della Curia e l'indignazione dei cittadini, la bancarella si trova ancora lì. Questa volta, stando alle assicurazioni dell'assessore Intravaia, dovrebbe essere diverso. Se così non fosse, saremmo lontani dall'attenzione illuminata che esige un luogo, come il duomo di Monreale, che ambisce ad essere inserito fra i siti tutelati dall'Unesco.