Il sindaco di Palermo nomina frattanto i componenti del cda in quota al capoluogo
MONREALE, 4 agosto – Sono durati solo due giorni i disagi per gli ytenti che ricevono l'approvvigionamento idrico dall'acquedotto consortile Biviere. La pompa guasta che si era bruciata è stata sostituita.
In meno di due giorni, in sostanza gli operai addetti, lavorando in stretta collaborazione con la ditta Mangano hanno proceduto a disinstallare le canne d'acciaio dal pozzo principale che eroga 25 litri d'acqua al secondo a smontare la pompa guasta collocata a circa 180 metri di profondità, ad installare la nuova pompa, per poi ricollocare le canne di acciaio e risistemare i collegamenti elettrici con le muffole.
Un lavoro, va detto, realizzato con abilità e di tecnici ed operai che hanno saputo gestire la poca acqua proveniente dal pozzo "Semilia" che eroga circa 5 litri di acqua al secondo e la fornitura della sorgente Santa Maria di Altofonte che ne eroga circa 6. Si era fatto ricorso a queste due ultime fonti per garantire un minimo di approvvigionamento e cercare di limitare di disagi alla popolazione utente. Adesso, però, le vasche sono state nuovamente riempite e le condotte nuovamente in pressione.
Frattanto il neo sindaco di Palermo, Leoluca Orlando ha provveduto a nominare i tre componenti del cda dell'acquedotto Biviere che spettano all'amministrazione del capoluogo. Si tratta di: Marcello Macatajo, Giovanni Ferro e Antonino Lo Bello.
«Chiedo adesso al sindaco di Monreale – afferma il consigliere provinciale, Giuseppe Mortillaro – di nominare quelli in quota alla sua amministrazione per completare l'organico direttivo dell'ente,
in un momento così delicato per il grande caldo africano che investe il nostro territorio per poter gestire le emergenze per il rischio di infezioni e pandemie che potrebbero scatenarsi».