Il vicesindaco Salamone: "Allargheremo la recinzione, per renderla fruibile"
MONREALE, 12 luglio - " Ridateci il giardino pubblico chiuso da oltre un anno e "proibito" ai nostri figli. Questo patrimonio verde unico "polmone" esistente a Monreale ci manca specialmente in questi giorni di grande calura".
Un appello delle famiglie raccolto dalle opposizioni e tra questi Massimiliano Lo Biondo, consigliere comunale del PD, che avanza la richiesta al comune per sapere "cosa sta facendo per restituire agli anziani e ai bambini costretti a rimanere in città assieme ai visitatori l'unica area verde alberata".
Anche se questa volta a complicare le cose è stato il crollo di un tratto di muro di contenimento corrispondente alle radici dell'albero secolare "ficus" avvenuto venti mesi fa.
La risposta di una non facile soluzione, per riavere disponibile il "belvedere" al centro del complesso Guglielmo II, viene data dal vicesindaco Nazzareno Salamone: "Dopo il tentativo di recintare la parte franata – afferma – si è verificato un altro smottamento che ha fatto prendere la decisione di chiudere la villa per motivi di sicurezza. Da quel momento sono state avviate le richieste di finanziamento ai vari enti per ricostruire il muro crollato. Sino a questo momento non è pervenuta nessuna risposta e sarà il nostro comune a reperire le somme con una nota nel prossimo bilancio. Ma oggi, in risposta alle famiglie, è stata presa la decisione di allargare la recinzione per rendere fruibile una parte della villa nel giro di poco tempo".