Finora non possono andare a prelevare i clienti a Palermo
MONREALE, 20 giugno – I tassisti di Monreale tornano alla carica e chiedono l'applicazione del decreto sulle liberalizzazioni introdotto dal governo Monti. Il motivo è sempre lo stesso: loro non possono andare a prelevare i clienti a Palermo, i palermitani, invece possono venire a Monreale.
Di certo uno smacco, oltre che una palese violazione del principio della libera concorrenza, che costringe i monrealesi a dover limitare la loro attività lavorativa, cosa, invece, che non avviene per i colleghi del capoluogo.
I tassisti monrealesi adesso, attraverso il loro legale, avvocato Francesco Pepe, si rivolgono ai due sindaci per la sottoscrizione di un protocollo d'intesa che consenta il libero esercizio dell'attività di tassista anche al di fuori del territorio dei comuni, nonché la predisposizione di una tariffa tassametrica univoca ed uguale nell'esclusivo interesse degli utenti.
Va detto sull'argomento che nel momento in cui i tassisti palermitani arrivano a Monreale sconfinano al di fuori del territorio comunale soltanto di poche centinaia di metri, mentre i monrealesi, quando si recano a Palermo per accompagnare i clienti prelevati a Monreale, sforano di parecchio. Tutto ciò non fa altro che gonfiare i costi delle corse, poiché, dal momento che i monrealesi devono tornare a casa "vuoti" devono necessariamente alzare i prezzi per garantirsi la copertura dei costi della corsa di ritorno.
Insomma una lunga telenovela per i tassisti monrealesi (Monreale News più volte si è occupata della questione), che sembra ancora lungi dall'essere conclusa.