Due corone di fiori sulla lapide che ne ricorda il martirio

MONREALE, 4 maggio - Non dimenticare il suo esempio, il suo impegno ed il valore dell'insegnamento che ci ha lasciato. Questo il significato della manifestazione di commemorazione che, come ogni 4 maggio, si è svolta stamattina a Monreale.

Nel giorno del 32° anniversario del suo assassinio, a Piazza Canale due corone d’alloro sono state collocate sulla lapide che ricorda il sacrificio del capitano Emanuele Basile, comandante della Compagnia dei carabinieri di Monreale, barbaramente ucciso la notte del 4 maggio 1980. Alla cerimonia, breve e sobria come ogni anno, hanno preso parte, fra gli altri, il sindaco Filippo Di Matteo, l’arcivescovo di Monreale Salvatore Di Cristina, il Comandante interregionale dell’Arma dei Carabinieri, Generale di Corpo d’Armata Leonardo Leso, il prefetto di Palermo Umberto Postiglione, il questore Nicola Zito, il procuratore Francesco Messineo, il presidente del Tribunale di Palermo Leonardo Guarnotta e numerose personalità politiche, militari e religiose del territorio.

«Occorre testimoniare con i fatti che il sacrificio di Emanuele Basile non è stato inutile» ha detto il generale Leso, compagno di corso dell’ufficiale ucciso, nel suo commosso ricordo. «Monreale non ha mai dimenticato il Capitano Basile. I suoi valori – ha aggiunto il sindaco Filippo Di Matteo – continuano a vivere nella nostra società che è molto cambiata in questo trentennio, anche grazie al suo sacrificio. Il nostro impegno deve essere quello di continuare a trasmettere questi valori alle nuove generazioni». Monreale oggi ricorda ancora il capitano Basile nella toponomastica cittadina con l'intitolazione di una piazza adiacente la via Venero, del liceo classico (che ha già 29 anni) e della villa comunale, dedicata pure al capitano Mario D'Aleo, suo successore al comando della compagnia dei carabinieri di Monreale, che da Cosa Nostra fu assassinato il 13 giugno del 1983 nell'agguato di via Scobar.

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