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Terremoto: tanta paura, molto caos, nessun danno

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Polemico il Pd: "Chiusura degli uffici ok, ma perchè quelli tecnici?"

MONREALE, 13 marzo – Panico, tanto panico, ma fortunatamente poco altro. Soltanto tanta paura per il terremoto che stamattina, alle 8,21 ha scosso la provincia di Palermo, facendo riversare in strada migliaia di persone.

Al momento, infatti, non si registrano danni, anche se, per una stima definitiva, si dovranno attendere i prossimi giorni, quando sarà completo il bilancio effettuato dalla Protezione civile e dai Vigili del Fuoco. Questi ultimi, i cui centralini sono stati sommersi dalle telefonate allarmate dei cittadini, non hanno registrato chiamate per soccorsi agli edifici. Ciò non toglie, però, che la componente "paura", tipica di quando si verifica un sisma, contribuisce a rendere più difficili anche le operazioni più semplici.

Stamattina il momento di maggiore difficoltà lo si è vissuto nei minuti immediatamente successivi la scossa. Gli alunni erano da poco entrati a scuola, quando è scattato l'allarme e sono stati fatti uscire dalle aule. A quel punto, con le linee telefoniche già impazzite, nelle vicinanze degli istituti si sono riversati centinaia di genitori che si sono scapicollati per andare a riprendere i propri figli. Tutto questo mentre veniva giù una pioggia veramente copiosa. Insomma quanto basta per mandare in tilt la circolazione, ma soprattutto la serenità di tutti.

Ha funzionato sufficientemente bene il piano di evacuazione messo in atto dalle scuole, malgrado il panico. Ha funzionato abbastanza bene alla scuola Morvillo, che periodicamente effettua delle esercitazioni, per preparare alunni ed insegnanti ad un corretto modo di sgombero in caso di calamità

Il sindaco, con un'ordinanza, ha disposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado e degli uffici pubblici. «Un provvedimento necessario – ha detto Di Matteo – soprattutto alla luce di quel che è successo a Genova qualche mese fa, quando il sindaco, in occasione dell'alluvione, non emise il provvedimento di chiusura». Il sindaco, inoltre, ha comunicato di aver messo a disposizione un numero telefonico del Comando di Polizia Municipale per rispondere alle richieste dei cittadini.

Su questo argomento, però, arriva la polemica del Partito Democratico. «E' assurdo che vengano chiusi gli uffici comunali – scrive il consigliere comunale, Massimiliano Lo Biondo –. Poteva andare bene per la parte amministrativa, ma non per quella tecnica. Così i cittadini non hanno nessun punto di riferimento presso gli uffici comunali. Addirittura non esiste un numero verde. Ma la cosa più assurda e' stato vedere i genitori che andavano a prendere i figli a scuola per portarli naturalmente a casa. E' un fatto civico. Non politico».

 

 

· Enzo Ganci · Editoriali

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