Ad ottobre aveva tentato di occupare un alloggio popolare di Aquino
MONREALE, 28 marzo – Sfrattato, disoccupato, ma soprattutto disperato. Con queste motivazioni Fabio Accomando, 34 anni, operaio senza casa e senza lavoro, si è incatenato stamattina sulla scala interna del Palazzo di Città.
Ha scelto questa strada eclatante, dopo aver ricevuto uno sfratto esecutivo dalla casa in cui ha abitato finora, in via Regione Siciliana, sulla strada per San Martino delle Scale.
Per la verità, qualche mese fa Accomando, assieme al suo nucleo familiare, aveva tentato una strada per ottenere un alloggio ed era andato ad occupare uno dei 16 appartamenti delle case popolari di Aquino, che stanno per essere assegnati con l'approvazione definitiva da parte del Consiglio comunale (domani sera il punto è all'ordine del giorno della seduta).
L'azione, però, non era andata a buon fine, e dopo una nottata di trattative, nelle quali erano intervenute le forze dell'ordine, la famiglia occupante era stata fatta sloggiare, ed era stata ospitata provvisoriamente in un albergo di San Martino. Oggi, pertanto, l'azione, cui seguirà, secondo quello che ha annunciato Accomando, lo sciopero della fame e della sete. Nel pomeriggio, poi, ha deciso di incatenarsi ad un palo in piazza Vittorio Emanuele.
«Il sindaco mi aveva promesso che mi avrebbe dato una casa – ha detto l'occupante – e la mia azione non terminerà gin quando non avrò una risposta. Ho quattro figli e sono senza lavoro».
«Dopo il tentativo di occupazione dell'ottobre scorso – replica dal canto suo Di Matteo – abbiamo suggerito al signor Accomando di presentare ricorso alla commissione avverso la graduatoria, per capire se c'era la possibilità di rivederla. Purtroppo per lui, però, la commissione non ha ritenuto idonei i suoi titoli e quindi la sua posizione in graduatoria è rimasta tale».