Ieri un incontro tra i liquidatori, gli operai e il sindaco
MONREALE, 22 marzo – Un accordo che non accontenta nessuno è stato raggiunto, ieri, nella sede dell'Ato, fra il sindaco Filippo Di Matteo, i lavoratori e i liquidatori della società Alto Belice ambiente.
Gli operatori ecologici hanno deciso di ritornare al lavoro, pur mantenendo lo stato di agitazione che lascerà scoperti i festivi e gli straordinari. Soltanto per la giornata di oggi, i lavoratori dell'Ato saranno affiancati da quelli della ditta esterna per occuparsi, rispettivamente, del centro cittadino e delle periferie. La situazione dovrebbe tornare, sebbene con lentezza, alla normalità.
La decisione, molto sofferta, è arrivata al termine di un drammatico incontro nel corso del quale spesso si sono alzati i toni. I lavoratori si sono spaccati di fronte all'unica offerta prospettata da Di Matteo: il versamento immediato di 250 mila euro per coprire gli stipendi e le retribuzioni di febbraio e la necessità, per mancanza di fondi, di lasciare in arretrato una mensilità.
I problemi sono nati in seguito ad una diversa interpretazione, fra il sindaco e il collegio dei liquidatori, Roberto Terzo, Jhonny Castronovo e Francesco Vetrano, sull'uso delle risorse, 5 milioni ed 800 mila euro, concesse dalla Regione per ripianare i debiti con i creditori. Dall'equivoco è emerso un "buco" nella copertura del mese di febbraio che ha fatto saltare l'accordo siglato con i lavoratori. Il "casus belli" che ha innescato la lunga protesta dei dipendenti della società, protrattasi per una settimana, e la decisione del sindaco di emettere un'ordinanza ex articolo 191. Monreale è balzata agli onori delle cronache per la spazzatura anche davanti al duomo.
Intanto, questa mattina, è prevista all'Ars un'audizione straordinaria presso la commissione Attività produttive convocata dal presidente Salvino Caputo.