Rifiuti, prosegue la protesta dei dipendenti dell'Ato

Sciopero ad oltranza a causa del mancato pagamento degli stipendi

MONREALE, 15 marzo – Ancora una protesta dei lavoratori Alto Belice Ambiente per rivendicare il pagamento regolare degli stipendi. I dipendenti hanno chiesto che siano rispettati gli impegni presi lo scorso gennaio dal sindaco Filippo Di Matteo.

Il primo cittadino li ha incontrati e ha aspettato, invano, l'arrivo a Monreale dei tre liquidatori. I toni sono saliti proprio quando, al termine di una lunga mattinata di tensione, i tre liquidatori, Roberto Terzo, Francesco Vitrano e Jhonny Catronovo, si sono resi irreperibili lasciando intendere che non avrebbero incontrato lavoratori e sindaco.

A quel punto sono esplose rabbia e delusione, i dipendenti hanno preferito abbandonare la protesta e tornare a casa, ma hanno annunciato: sciopero ad oltranza e l'invio di lettere che riepilogano la loro situazione alla Guardia di Finanza, alla Corte dei Conti e all'Unione Europea, che aveva finanziato mezzi e progetti dell'Ato Palermo 2.

"Siamo svegli – hanno detto Salvo Naimi e Massimo Cangemi – dalle 4 del mattino e siamo rimasti qui per delle ore ad aspettare i commissari che dovrebbero spiegarci quel che è successo e perché ancora non sono stati pagati gli stipendi di febbraio, nonostante gli impegni assunti. I liquidatori e i commissari hanno dimostrato, ancora una volta, la mancanza di volontà nel risolvere il problema. I loro compensi sono del tutto inutili basterebbe rimuoverli dall'incarico e la società recupererebbe oltre dieci mila euro al mese".

Sembra che il Comune abbia versato la quota relativa al mese di febbraio, rispettando l'accordo raggiunto con i lavoratori, ma per motivi non molto chiari la società non abbia ancora retribuito gli stipendi. Un punto su cui i lavoratori hanno chiesto chiarezza e spiegazioni che, almeno per il momento, non sono arrivate da parte dei liquidatori.

"E' l'ennesima dimostrazione – ha detto il consigliere del Pd Massimiliano Lo Biondo - che vi e' un problema nella gestione totale. Sicuramente, al punto in cui si e' giunti, la politica non può più arrivare. Certa approssimazione ne e' stata la causa e continua ad esserlo. Intervenga la Procura".

L'accordo siglato lo scorso gennaio prevedeva il pagamento del mese di febbraio entro la prima decade di marzo e il mese corrente entro il 31 dello stesso mese. A partire da quella data, i lavoratori avrebbero dovuto ricevere con regolarità lo stipendio prima della fine del mese.