La consultazione riguarderà solo gli elettori residenti delle contrade interessate
MONREALE, 17 aprile – La vicenda che riguarda il riordino dei confini fra San Giuseppe Jato e Monreale si trascina oramai da tanti anni.
Iniziata nel 2017, è andata avanti fra contestazioni, ricorsi ed appelli. Ma adesso è certo: il referendum si farà e riguarderà esclusivamente i cittadini (circa 160) che risultano anagraficamente residenti nella zona interessata.
Inizialmente la Regione Siciliana aveva stabilito che alla consultazione referendaria potessero partecipare tutti gli elettori sia di Monreale che di San Giuseppe Jato: il relativo decreto era stato però impugnato dal comitato promotore della “secessione”. Nel maggio del 2022 il TAR di Palermo ha dato accoglimento al ricorso; questa pronuncia è stata a sua volta contestata dall’amministrazione comunale monrealese, che si è rivolta al Consiglio di Giustizia Amministrativa: con sentenza emessa lo scorso 5 marzo, però, l’appello è stato respinto.
A questo punto, l’assessore regionale alle Autonomie locali ha emesso un nuovo decreto, con cui ha autorizzato il referendum sulla proposta di variazione territoriale che prevede l’annessione a San Giuseppe Jato delle contrade sinora appartenenti a Monreale, limitando la partecipazione al voto ai soli elettori che risiedono nelle contrade stesse. La consultazione referendaria dovrà essere ufficialmente indetta dal sindaco di Monreale: affinché sia valida, dovranno recarsi al seggio almeno la metà più uno degli aventi diritto.
Nella scheda di votazione sarà riportato il seguente quesito: “Volete che le borgate corrispondenti al territorio delle ex contrade di Dammusi, Signora, Bommarito, Ginestra e Traversa (fogli mappali nn. 67-73-74-75-83) per complessivi Ha 2.154,88 dell’intero territorio comunale ad oggi appartenenti al Comune di Monreale, si aggreghino secondo le indicazioni del progetto di nuova delimitazione territoriale al Comune di San Giuseppe Jato?”.