Skip to main content

Centri sociali per anziani di Monreale, no a figli e figliastri

| Biagio Cigno * | Cronaca varia

Riceviamo e pubblichiamo...

L’articolo pubblicato da Monreale News nella giornata di ieri, che riportava alcune considerazione dell’ex commissario del centro aggregativo anziani comunale di Monreale Giovanni Aricò, (…)

(…) suscita qualche doverosa riflessione che in qualità di neo presidente dell’Auser, circolo Biagio Giordano di Monreale è doveroso evidenziare.  Non voglio entrare nel merito delle questione sollevata da Aricò, in quanto gli organi di controllo ed i funzionari comunali sono preposti a verificare la regolarità degli atti e delle spese.
A Monreale esistono ben tre Centri Anziani, l’Asca, l’Auser (gestiti da volontari) ed il Centro Aggregativo, che svolgono un ruolo sociale non indifferente per la nostra comunità, che è quello di dare ausilio a quella gran parte di cittadini anziani che non avrebbero, in mancanza di questi, la possibilità di poter allietare il proprio tempo libero con le varie iniziative che questi centri organizzano (corsi di ballo, tornei di burraco, conferenze culturali su vari aspetti, gite, cene sociali e quant’altro). Anzi ci sarebbe a mio avviso la necessità di poter attivare anche nelle frazioni tale opportunità.

Un celebre detto di Don Milani, noto alle cronache per la sua scuola di Barbiana rivolta ai giovani contadini delle montagne fiorentine, recitava: “Non è giusto fare parti uguali tra soggetti disuguali”. Ribadiva questo concetto nel libro da lui scritto “Lettere ad una professoressa” riferendosi a Pierino, che si lamentava di ricevere a pranzo una sola fetta di pane mentre ad un altro alunno don Milani dava due fette dello stesso pane.
Don Milani rispondeva che mentre Pierino era minuto e mingherlino una fetta di pane era più che sufficiente per soddisfare i propri bisogni, mentre ad un altro alunno che era alto, grosso ed abbastanza robusto le stesse due fette di pane non sarebbero state bastevoli.
Ebbene l’amministrazione comunale della nostra cittadina invece, anziché riconoscere il ruolo attivo che svolgono alcune associazioni si trincera dietro un’inerzia ed un inattivo intervento sui bisogni sociali degli anziani, distinguendo figli e figliastri.

Ma procediamo con ordine: il Centro Aggregativo Comunale ha una dotazione finanziaria di circa 52.000 euro provenienti dal Distretto Sanitario 42, oltre che dei locali messi gratuitamente a disposizione dal comune; il centro Asca gode gratuitamente dell’uso dei locali dove svolge la propria attività mentre il circolo Auser paga un affitto mensile di 200 euro per i locali dell’ex mobilificio Mulè.
Si obietterà che l’Asca usufruisce del bene in quanto confiscato alla mafia e pertanto destinato all’associazione in quanto svolge fini sociali. E l’Auser di Monreale non svolge fini sociali?
Senza essere presuntuosi, è bene ricordare, senza togliere alle altre associazioni, che noi svolgiamo di gran lunga una moltitudine di attività ben superiori a quelle svolte dalle altre.

Ricordiamo, altresì, che ci facciamo carico annualmente di ben due iniziative istituzionali che dovrebbero essere organizzate e svolte dall’amministrazione e mi riferisco alla Festa della Liberazione del 25 aprile e della celebrazione della festa dei nonni, oltre a tante altre iniziative che risparmiano oneri e doveri a chi ci amministra e mi riferisco alla pulizia dei giardini prospicienti le scuole comunali come è documentato dai vari articoli apparsi sulla stampa locale.
Sarebbe opportuno che la nostra amministrazione si facesse veramente carico di questa problematica, riconoscendo il ruolo sociale svolto da tutte le associazioni presenti nel territorio; che i fondi provenienti dal distretto 42 venissero in parte utilizzati a sostegno delle altre associazioni che svolgono tale ruolo; che si procedesse ad un confronto franco, costruttivo e periodico per concordare eventualmente modalità di utilizzo delle stesse associazioni per fini sociali rivolti agli anziani.

* Presidente del circolo Auser "Biagio Giordano" di Monreale

· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 31 dicembre – Gli eccessi alimentari che caratterizzano le giornate in molte delle case del nostro territorio non devono farci distogliere lo sguardo da ciò che ci ha detto e ci ha lasciato quest’anno in eredità.

Edizione locale

Rubrica

Rubrica