I piani di razionamento fino adesso non riguardano la cittadina normanna, ma le campagne meritano attenzione
MONREALE, 16 aprile – In Sicilia è SOS acqua, una situazione di deficit molto pesante è quella che ha investito la Sicilia, creando una emergenza idrica.
Lo stato emergenziale, lanciato da oltre 3 settimane, sembrerebbe non interessare, almeno per il momento, il comune di Monreale ma si guardano con apprensione le zone a carattere agricolo.
"In questo momento il comune di Monreale non è toccato da riduzioni di fornitura idrica - spiega il sindaco di Monreale Alberto Arcidiacono - i nostri pozzi garantiscono tranquillamente, abbiamo qualche preoccupazione per quelle parti di territorio a carattere agricolo sempre all’interno del comune che però ricevono acqua da altre realtà municipali".
La situazione non è drammatica come in altri centri. Il comune di Monreale dispone di fonti proprie e questo mette al riparo il territorio da eventuali emergenze.
Intanto, l'Amap dai primi di aprile a Palermo ha attuato una riduzione della portata immessa in rete con conseguenti diminuzioni delle pressioni d’esercizio. La società descrive una situazione di particolare criticità che si registra nei serbatoi Scanzano, Piana degli Albanesi, Poma e Rosamarina in cui si registra una diminuzione dei volumi complessivi superiore al 50% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Abbassamenti continuano a registrarsi anche nei livelli delle falde idriche sotterranee di tutta la provincia con riduzione delle portate rese da sorgenti e dai pozzi.
La carenza di precipitazioni e l’aumento delle temperature hanno reso la situazione ancora peggiore con l’avvicinarsi dei mesi più caldi. Fondamentale è la manutenzione ordinaria e il recupero di eventuali perdite irriguo e potabile. Pensare ed eventualmente ridisegnare l'assetto idrico per garantire non solo l’approvvigionamento per la popolazione, ma per assicurare corpi irrigui adeguati alle produzioni agricole.