Covid in aumento, il ministero pensa a una nuova campagna vaccinale

La Sanità: “L'infezione si mantiene bassa seppur in aumento da tre settimane"

MONREALE, 12 settembre – I casi di Covid-19 sono in aumento secondo quanto emerge dal bollettino settimanale del Ministero della Salute e dell'Istituto Superiore di sanità dove si legge che "l'infezione si mantiene bassa seppur in aumento da tre settimane".

"Eris e le altre varianti che circolano non sono più pericolose di quelle che circolavano prima, sono però più contagiose e soprattutto rispondono meno alla risposta immunitaria elicitata dalle pregresse vaccinazioni e dalle pregresse infezioni sia sintomatiche che asintomatiche". A dirlo è il professore Antonio Cascio, direttore della U.O.C. Malattie Infettive del Policlinico “Giaccone”di Palermo.

"Il dato - aggiunge - è leggermente falsato dal fatto che è aumentato il numero dei tamponi che vengono analizzati. Nessuna preoccupazione, nessun allarme per i giovani che frequentano le scuole e le università, l’attenzione deve essere riservata alle persone anziane e fragili per le quali è altamente raccomandata la dose di richiamo del vaccino aggiornato contro il COVID-19 che potrà essere effettuata contestualmente a quella contro l’influenza (nell’altro braccio)".

Insieme alla campagna antinfluenzale, quindi, ce ne sarà una analoga relativa al Covid, con l'utilizzo di una nuova formulazione di vaccini mRNA, la cui disponibilità è prevista a partire dal mese di ottobre.

"Sicuramente - prosegue -le persone con più di 80 anni e quelle che vivono nelle case di riposo sono quelle che con la massima priorità devono essere vaccinate. Si raccomanda di evitare i luoghi affollati, di stare lontano dalle persone con sintomi influenzali e di indossare la mascherina FFP2 nei mezzi pubblici".

Per quanto riguarda il trattamento dei casi Covid l'infettivologo ricorda che gli antibiotici (inclusa l’azitromicina) non sono utili per curare il covid ma possono essere utili per curare eventuali infezioni opportunistiche che si instaurano nelle fasi avanzate della malattia. La migliore terapia che al momento può essere prescritta - spiega -per i casi di covid da non ospedalizzare è il Paxlovid (compresse da assumere al proprio domicilio) e, nei casi in cui tale farmaco non può essere prescritto a causa delle interazioni farmacologiche, il sotrovimab un anticorpo monoclonale da somministrare con una fleboclisi in ambiente ospedaliero. I farmaci steroidei (cortisonici) dovrebbero essere utilizzati nei pazienti più severi che richiedono il ricovero ospedaliero non nei pazienti domiciliari".
"Per le persone positive al tampone di evitare il contatto con persone anziane e fragili, di indossare la mascherina FFP2 se si è costretti ad incontrare altre persone e di parlarne col proprio medico e chiedere se si ha diritto a ricevere il Paxlovid o eventualmente il Sotrovimab".

Intanto la circolare del ministero prevede: "niente tamponi Covid per gli asintomatici che arrivano al Pronto soccorso, mentre per i sintomatici scattano i test, anche per la ricerca di altri virus (influenzali A e B, VRS, Adenovirus, Bocavirus, Coronavirus umani diversi da SARS-CoV-2, Metapneumovirus, virus Parainfluenzali, Rhinovirus, Enterovirus). Lo indica la nuova circolare del Ministero della Salute, firmata dal direttore della prevenzione Francesco Vaia "esaminato l'attuale andamento clinico-epidemiologico". Previsto il tampone nei trasferimenti da una struttura all'altra e nelle Rsa. In caso di sintomi si indica di evitare l'ingresso nelle strutture sanitarie".