31 anni fa la strage di via D’Amelio, Intravaia: ''Ognuno di noi chiamato a fare la propria parte''

“Oggi molte cose sono cambiate. Tante vittorie sono state messe a segno”

PALERMO, 19 luglio – Sono trascorsi 31 anni anche dalla strage di via D’Amelio in cui perirono il giudice Paolo Borsellino e i cinque agenti della scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Cosina e Claudio Traina.

È quanto dichiarato da Marco Intravaia, deputato regionale di FdI e componente della commissione Regionale Antimafia, nel trentunesimo anniversario della strage di via D’Amelio.
“Oltre un trentennio da quella domenica in cui una bomba squartò il cuore di Palermo – prosegue il deputato regionale – e sottrasse alla vita sei fedeli servitori dello Stato. Oggi molte cose sono cambiate. Tante vittorie sono state messe a segno, fra cui la cattura dell’ultimo padrino, Matteo Messina Denaro. Ma la mafia non è ancora rassegnata, continua a riorganizzarsi, non è il tempo di abbassare la guardia.

Ognuno di noi è chiamato a fare la propria parte, le istituzioni così come ogni cittadino, rispettando le regole e compiendo il proprio dovere nella vita quotidiana. Abbiamo il compito di trasmettere alle nuove generazioni la memoria e il ricordo di chi ha sacrificato la propria vita per un futuro migliore. La forza e la speranza arrivano dai giovani, dai ragazzi che guardano al mondo con occhi nuovi. Saranno loro a realizzare il sogno di Borsellino di una Sicilia nuova e bellissima”.