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Tra il primato di Toyota, l’accordo di Nissan e Renault e i ritardi nelle consegne

| Enzo Ganci | Cronaca varia

Il gruppo Toyota non lo batte nessuno. L’azienda, che detiene anche i camion Hino, la piccola casa automobilistica Daihatsu e, infine, la Lexus, ha venduto più auto al mondo rispetto al suo diretto rivale, e di misura! Volkswagen, infatti, non è riuscita a fare altrettanto quanto la casa giapponese.

Nello stesso tempo, la spaccatura tra Nissan e Renault è ufficialmente in via di guarigione e Volvo sta spingendo su un nuovo tipo di mercato: quello degli abbonamenti. Tanti altri marchi, come Suzuki hanno, invece, difficoltà a spedire le proprie auto in tempo, mentre altre hanno difficoltà nella consegna delle componenti, scopri di più sui ricambi Mercedes.

1. La terza volta di Toyota

Toyota ha battuto di nuovo il Gruppo Volkswagen. Ha, infatti, venduto il maggior numero di auto al mondo nel 2022. La casa automobilistica giapponese ha immatricolato 10,5 milioni di vetture, contro gli 8,3 milioni di Volkswagen. Lo stesso risultato, più o meno, che Toyota aveva raggiunto nel 2021. Questo significa che è in vetta al podio per il terzo anno consecutivo: nel 2020, infatti, il gruppo Toyota aveva conquistato il primo posto per la prima volta, battendo proprio i tedeschi.

La casa automobilistica nipponica ha attribuito l’ottima performance a una solida domanda proveniente dai mercati asiatici. Nonostante i problemi legati alla diffusione del Covid e le successive difficoltà di approvvigionamento delle materie prime e dei semiconduttori, le vendite globali sono state quasi allo stesso livello, proprio grazie alla solida domanda dell’Asia. Il 2022 ha visto anche un leggero balzo nelle vendite elettrificate di Toyota. Toyota vende prevalentemente ibridi convenzionali, tante plug-in, ma pochi veicoli elettrici. Nel 2022, Toyota ha venduto 2,7 milioni di veicoli elettrificati, circa il 5% in più rispetto al 2021.

Secondo alcuni analisti sarà difficile per Volkswagen o General Motors superare Toyota. Entrambi, infatti, sono sotto pressione nel mercato cinese, dato che il loro business si basa su motori a combustione interna. Al contrario, le case automobilistiche solo elettriche, come la cinese BYD, o Tesla, potrebbero rappresentare una vera minaccia perché hanno una forte tecnologia delle batterie, più autonomia e più esperienza con l’elettricità.

È da notare che il settore automobilistico cinese si sta muovendo di nuovo verso uno stato di isolamento, poiché i marchi nazionali stanno diventando sempre più importanti, soprattutto per quanto riguarda le auto elettriche. Toyota, Volkswagen e General Motors mantengono joint venture con produttori locali, ma questa strategia aziendale sembra essere insoddisfacente. Toyota probabilmente perderà la leadership del mercato, ma lo stesso varrà anche per i suoi rivali globali.

2. Una nuova pace tra Nissan e Renault

La liaison tra i francesi e i giapponesi sembra essersi ricostituita. Dopo mesi di discussione, finalmente si è arrivati nuovamente a un accordo. Renault ha detto che ridurrà la partecipazione alle azioni della Nissan dal 40% al 15%, la stessa percentuale che Nissan detiene di Renault.

Se la querelle è durata più a lungo del previsto è perché sono sorti alcuni ostacoli sulla proprietà intellettuale, quella proprietà intellettuale che è stata sviluppata congiuntamente negli ultimi due decenni. All’inizio del 2023, però, i direttori di Nissan hanno spinto verso l’accordo. Renault sta trasferendo le azioni verso un trust francese, per poi rivenderle. Prima della completa vendita, però, i ricavi andranno alla casa francese, ma le azioni non risulteranno più rilevanti sul diritto di voto in casa Nissan.

Il gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi è uno dei più grandi al mondo, dietro Toyota e Volkswagen, ma davanti a Stellantis e General Motors.

 3. A Volvo non chiamatelo "leasing"

È una modalità di abbonamento nuova, che non si era ancora vista. È come un noleggio, ma quasi ai livelli di un servizio streaming. Nel 2020 Volvo lo ha sperimentato in California, ma poi si è vista bloccata a causa di un impedimento legislativo. Con 650 dollari al mese Care by Volvo offriva la possibilità di avere una vettura Volvo nuova con assicurazione, manutenzione e protezione degli pneumatici. Tutto questo, però, solo online. Tuttavia, i concessionari presenti sul territorio hanno fatto ricorso perché l’idea di Volvo contrastava con altre modalità di vendita come il leasing e il noleggio a lungo termine. Soprattutto, non richiedeva l’intervento di un concessionario.

A quel punto Volvo ha voluto cambiare i termini e ha creato un servizio simile già presente nello stato di New York. Un modello a metà tra un abbonamento online e un leasing. I clienti, infatti, possono scegliere un veicolo dal magazzino del rivenditore, ma devono recarsi dal concessionario. Qui possono scegliere il proprio piano, con assicurazione inclusa. Presto arriverà anche in Italia?

4. Ma… la mia auto dov’è?

Dal 2020 il vero problema è questo: le auto non arrivano. Spesso le si acquistano, ma poi ci vogliono mesi e mesi per averle. I compratori sembrano averlo capito e acquistano, sempre in rapporto al loro fabbisogno, auto che si avvicinano alle loro esigenze ma che sono anche di facile reperibilità. In effetti, Suzuki e tanti altri hanno difficoltà nell’approvvigionamento di chip e materie prime e questo ritarda le spedizioni.

L’Ariya, della Nissan, ad esempio, è un crossover elettrico ed è una vettura su cui la casa nipponica punta molto, soprattutto per il mercato statunitense. Tuttavia, sono di difficile accessibilità perché la casa non riesce a costruirle velocemente e molti rivenditori stanno chiedendo velocità perché c’è richiesta. Nissan ha fatto sapere che aumenterà la produzione di Ariya entro la fine dell'anno e forse con un tempo di spedizione meno rilevante.

Lo stesso, tuttavia, vale per molti altri marchi.

 


· Enzo Ganci · Editoriali

MONREALE, 15 settembre – Presentiamo oggi la nuova veste grafica di Monreale News, il nostro quotidiano, al quale diamo un nuovo look, un nuovo aspetto.

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