I cent’anni di Gina Cimino, ''un’istituzione'' della scuola Novelli

fumetto di Stefano Gorgone

Oggi la storica segretaria raggiunge il traguardo del secolo di vita

Carissimo direttore,
anch'io desidero esprimere il mio più sentito compiacimento alla signorina Gina Cimino per avere raggiunto il prestigioso traguardo di cento anni di vita e condividere la sua gioia insieme ai suoi familiari.

Originaria di Roccamena e trasferitasi ancora giovane con la sua famiglia a Monreale, in breve tempo seppe cogliere l'anima della nostra città dove assunse un ruolo di primissimo piano esercitando per circa quattro decenni la professione di direttore dei servizi generali ed amministrativi della scuola “Pietro Novelli”. Dotata di vivida intelligenza aveva un'ampia ed approfondita conoscenza della legislazione scolastica ed era un riferimento sicuro per i dirigenti scolastici ed i docenti che necessitavano di indicazioni e consigli preziosi per la loro carriera professionale.

Proverbiali erano la sua meticolosità, il suo rigore morale nel lavoro d'ufficio, la sua capacità di svolgere compiti anche di rilevante complessità, di dirigere e coordinare le risorse umane con piena autonomia operativa. Da tutti era apprezzata, forse anche temuta, la sua autorevolezza, dovuta ad una indubbia competenza professionale.

Collocata a riposo nel 1989, ha mantenuto intatta la sua voglia di sapere e di conoscere, continuando ad alimentare una particolare sensibilità per le problematiche educative condividendole con la sorella Maria Drago e con le nipoti Mariella Cimino e Sara Cacioppo. Una particolare attenzione ha sempre riservato alle vicende sociali e politiche del nostro Paese e della nostra città analizzandole con l'amato fratello Salvino, i cognati Mimmo Drago e Franco Zanna, i nipoti Gianfranco Zanna ed Ignazio Davì.

Stupore, curiosità, meraviglia per la Bellezza l'accompagnano ancora oggi. Vive, infatti, in un mondo fatto di affetti, di relazioni positive, di cose che ama fare, di passioni coltivate, immersa nel mondo della letteratura privilegiando soprattutto i romanzi sociali e storici, non rinunciando comunque a quelli vincitori dei premi Campiello, Strega....Trascorre così ore ed ore diventando anche lei protagonista del romanzo che legge, immaginando di stare insieme ai suoi personaggi che lentamente diventano suoi amici e compagni di vita.
Qualcuno ha scritto che chi accumula libri accumula anche desideri e chi accumula desideri si mantiene giovane. E Lei, seduta nel divano del suo salotto, circondata dai tanti libri regalatale dai nipoti e dagli amici, dimostra di esserlo ancora.
Le sono profondamente grato per l'affetto e la preziosa amicizia di cui mi ha sempre fatto dono.